Che esistano in natura sostanze capaci di amplificare il desiderio e la prestanza sessuale è una credenza diffusa fin dall’antichità. Nel Medioevo, in Inghilterra, solo per fare un esempio, si impiegavano escrementi di serpente nelle pozioni d’amore.
Sembra invece che a Hitler venissero fatte iniezioni di ormoni estratti da animali per aumentare la sua libido.
Stravaganze a parte, l’Istituto per le ricerche sul sesso di Amburgo ha analizzato 200 sostanze ritenute afrodisiache per trovare princìpi attivi efficaci. Il risultato è che peperoncino, aglio, ostriche e tutte le sostanze tratte da animali (denti d’ippopotamo, pene di tigre, corno di rinoceronte) non hanno alcun effetto.
Fanno eccezione due sostanze, la yohimbina e la cantaride. La prima, che si ottiene dalla corteccia di un albero dell’Africa centrale (Corynanthe yohimbe), provoca una dilatazione dei vasi sanguigni negli organi sessuali, favorendo così il prolungamento dell’erezione e una maggiore sensibilità femminile. La cantaride (estratta da un insetto, la Lytta vesicatoria), agisce invece sull’uretra, ma può dare forti reazioni allergiche.
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