L’intervento chirurgico per allungare il pene non intacca le terminazioni nervose e quindi non modifica l’orgasmo né la sensibilità dell’organo. L’operazione consiste infatti nella resezione di un legamento che collega la parte interna del pene all’osso pubico. In questo modo, il pene scivola in avanti e si allunga, in media, di 2-4 centimetri.
Niente sesso per un mese. L’intervento può però determinare una instabilità del pene nella fase di erezione. Dopo l’intervento, si consiglia di astenersi dai rapporti sessuali per un mese circa.
Via Il grasso. È possibile anche aumentare la dimensione apparente del pene, attraverso l’aspirazione del grasso del pube.
In passato è stata dimostrata l’efficacia di un dispositivo composto da un anello e da due barrette laterali allungabili progressivamente, che mette il pene in leggera trazione. Indossato per 4-6 ore al giorno, per almeno sei mesi, permette di allungarlo del 31% a riposo e del 36% in erezione, ma non aumenta la circonferenza. Può però causare dolori e infiammazioni e la sua efficacia deve essere confermata da studi più ampi.
Pillole, creme, pompe, pesi ed esercizi non danno invece risultati.
Come fa il pene ad indurirsi? L’erezione è dovuta alla dilatazione delle arterie che portano il sangue ai corpi cavernosi del pene. Questi ultimi sono zone di tessuto spugnoso, che si trovano ai lati e alla base del pene, e che, riempiendosi di sangue, si inturgidiscono.
Volontario e non. Il meccanismo nervoso che determina l’erezione è involontario e per questo il fenomeno può manifestarsi anche in assenza di uno stimolo sessuale. Tuttavia, le vie nervose dell’erezione sono anche collegate ai centri del cervello della visione, dell’olfatto, del tatto e dell’udito, tutti sensi interessati durante l’attività sessuale.