Stare in gruppo è una tattica di vitale importanza nel mondo animale: serve a difendersi dai nemici, trovare cibo più facilmente, alternarsi nella cura dei cuccioli e... risultare più attraenti.
Almeno per gli esseri umani che, visti in un contesto collettivo, accanto ad altri loro simili, risultano più sexy rispetto a quando sono osservati da soli, come singoli individui.
È la conclusione cui sono giunti alcuni scienziati dell'Università della California di San Diego in uno studio pubblicato su Psychological Science.
Il fenomeno è noto come "cheerleader effect", effetto cheerleader, dal nome di gruppi di ragazze attraenti per antonomasia. Ma per quali ragioni accade?
In primo luogo, secondo gli scienziati, perché il cervello umano tende a percepire i volti in un gruppo come un unico "volto medio" che riassume le caratteristiche delle singole facce (per esempio, capelli lunghi sciolti, occhi truccati); questo volto amalgamato risulta in genere più attraente ai nostri occhi rispetto alle singole facce che lo compongono.
Il motivo è da ricercare nella naturale tendenza dell'uomo a riunirsi in gruppi, che siano questi famiglie, eserciti, boyband o associazioni benefiche. Il gruppo - lo hanno mostrato ricerche passate - influenza anche il nostro modo di valutare ciò che è bello. Se molti pensano che qualcuno sia sexy, probabilmente lo penseremo anche noi, a prescindere dal fatto che sia vero o meno.
La cosa è, naturalmente, sfruttabile anche a nostro vantaggio. Volete apparire più sexy nella foto del profilo di Facebook? Fatevi fotografare in compagnia di qualcuno che abbia caratteristiche fisiche complementari alle vostre. Attenti a non esagerare, però. L'occhio umano tende a focalizzarsi sulle differenze: apparire troppo diversi dal resto del gruppo potrebbe rivelarsi controproducente.
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