Anche i maschi hanno i capezzoli perché le prime fasi dello sviluppo embrionale dei vari organi procedono senza differenze tra maschio e femmina. In pratica, il sesso viene determinato da segnali ormonali soltanto verso il terzo mese. In risposta a questi segnali, per esempio, le labbra che formano l’apparato genitale femminile si chiudono e formano lo scroto, mentre le gonadi si sviluppano sotto forma di testicoli.
Appendici inutili. Nei maschi si blocca anche la formazione delle mammelle vere e proprie, ma i capezzoli a quel punto si sono già formati. Parecchi anni più tardi, al momento della pubertà, i segnali ormonali specifici dei due sessi aumentano ulteriormente le differenze: il seno femminile si ingrossa perché si arricchisce di tessuto adiposo e di ghiandole, che poi saranno stimolate dagli ormoni a produrre latte per i neonati.
Falsi biberon. I capezzoli maschili, in teoria, potrebbero anche atrofizzarsi e cadere, col passare degli anni. Questo però non succede. Perché? Gli scienziati non sanno che cosa rispondere, ma ricordano che i maschi di alcune scimmie (uistiti e tamarini) attaccano i cuccioli ai propri inutili capezzoli per tenerli tranquilli, in attesa che le madri li prendano per dar loro la poppata vera e propria.
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