Sessualità

237 buone (e cattive) ragioni per fare sesso

Pare che fino a oggi gli scienziati credessero che le ragioni per cui facciamo sesso fossero poche e sempre le stesse. In due parole? Piacere, desiderio. C'è voluta una ricerca dell'Università del...

237 buone (e cattive) ragioni per fare sesso

Pare che fino a oggi gli scienziati credessero che le ragioni per cui facciamo sesso fossero poche e sempre le stesse. In due parole? Piacere, desiderio. C'è voluta una ricerca dell'Università del Texas per dimostrare che le cose non sono poi così semplici, e che a spingere uomini e donne verso il sesso ci sono un'infinità di motivi. Non tutti di facile comprensione: ecco in sintesi il clou della ricerca americana e il parere di due esperti italiani. E, in conclusione, anche una piccola provocazione.

Milano, 6 settembre 2007
a cura di Andrea Porta e Eugenio Spagnuolo

La passione e l'emozione sono parole al femminile.


Perché facciamo sesso? Le prime risposte sono quasi scontate: per fare figli, per amore, per "voglia". Non necessariamente in questo ordine (e non solo queste, d'accordo), ma che sorpresa scoprire che di motivi, invece, ce ne sono per davvero tanti e tanti di più. È questo il risultato di una ricerca condotta da David Buss e Cindy Meston (professori di psicologia dell'Università del Texas), che hanno isolato ben 237 motivi, per giunta arrivando a questo numero dopo un lavoro di accurata scrematura. La ricerca (pubblicata in agosto) è la più dettagliata mai svolta fin'ora:

Da 700 buone ragioni
i ricercatori sono scesi a 237 e li hanno organizzati in 4 categorie e 13 motivazioni principali: ecco l'elenco.
da qui puoi scaricare la versione completa della relazione, in formato pdf (solo in inglese).

Lo fò solo per piacer mio
«Storicamente», si legge nella relazione, «i motivi per cui le persone hanno rapporti sessuali sono stati sempre considerati pochi e semplici, mentre sono parecchi e psicologicamente complessi.» Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno realizzato due studi. Nel primo, un campione di 203 uomini e 241 donne ha dapprima steso un elenco di "buoni motivi per...": alla fine erano più di 700! L'elenco è stato poi sintetizzato e ridotto a 237. Col secondo studio (su 503 uomini e 1.046 donne) si è invece arrivati a una vera e propria classifica, e hanno preso corpo quattro categorie di risposte (a seconda che alla base ci fosse un bisogno fisico, il desiderio di conseguire un obiettivo, un fattore emotivo o l'insicurezza) e 13 principali motivazioni. È una specie di indice in cui sono state poi ricondotte tutte le 237 motivazioni, per avere un quadro chiaro non solo dei motivi più comuni o strani per cui le persone hanno rapporti sessuali, ma anche delle differenze di intenti che ci sono tra uomini e donne.

5 buoni motivi per lui e 5 per lei
Duecentotrentasette ragioni ci sono sembrate troppe da proporre qui in versione integrale (se vi interessano c'è il pdf). Abbiamo preferito le classiche "top 5" per lui e per lei. Le due mini classifiche si assomigliano, tranne che per un paio di "dettagli", per così dire: le donne al quinto posto mettono l'amore per il partner, mentre per gli uomini, secondo la ricerca, lo stesso motivo si classifica ottavo. Altra differenza: all'ottavo posto della classifica femminile c'è "faccio sesso perché è divertente", che per gli uomini invece merita un deciso quarto posto. «Gli uomini», affermano nella loro relazione David Buss e Cindy Meston, «mostrano una decisa tendenza a collegare il sesso a motivazioni di carattere fisico ("ha un bel corpo", "è troppo sexy") o semplicemente a un'opportunità ("era disponibile", "aveva alzato il gomito e ne ho approfittato").
Tutte le top 5:
i primi cinque buoni motivi per uomini e donne, le principali differenze e i primi cinque peggiori motivi per fare sesso.
Superano le donne nella maggior parte della domande pertinenti al piacere ("volevo un orgasmo"), e più delle donne guardano ai rapporti sessuali come a un modo per migliorare il proprio status ("la reputazione", "la bella figura con gli amici"). Mentre per le donne sono più frequenti risposte come "volevo sentirmi donna", "volevo esprimere il mio amore" e "ho capito di essere innamorata".»

I motivi più insoliti (e rari) per fare sesso
Quando si dice "motivi insoliti" significa che sono i meno votati tra i 237 della classifica. Considerato il tenore dellerisposte, è una fortuna. «Ma ciò non significa che i motivi infrequenti vadano sottovalutati», scrivono i ricercatori. «Pensiamo ad esempio al voler trasmettere una malattia sessuale come l'herpes o l'Hiv: ha una carica distruttiva spaventosa. In conclusione», chiosa David Buss, «il perché le persone hanno rapporti sessuali è estremamente importante e raramente studiato. Sono in molti, anche tra gli studiosi, a credere che la risposta sia ovvia, ma non è così.»



::1:: 237 buone e cattive ragioni per fare sesso
::2:: Perché lo facciamo? La risposta degli esperti
::3:: Sì, ma perché lo facciamo?

SPECIALE SESSO! Perché lo facciamo?

Sulle buone e cattive ragioni abbiamo chiesto un parere a Stefano Clerici, psicoterapeuta e psicosessuologo, e a Marinella Cozzolino, sessuologa. Alla fine il quadro deve includere anche un «cumulo di ragioni profonde» che difficilmente sono abbastanza chiare da raggiungere la consapevolezza. Ma se anche lo fossero, difficilmente verrebbero dichiarate.

Lolita di Stanley Kubrick (1962), tratto dall'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov.


Al di là delle motivazioni più o meno insolite per cui decidiamo di andare a letto con qualcuno, che cosa spinge gli esseri umani a fare sesso quando non è la procreazione il fine ultimo? In altre parole, qual è il "motore" del desiderio sessuale? «Spesso, dietro una motivazione anche banale o sconcertante», spiega a Focus.it Stefano Clerici, psicologo e psicosessuologo presso l'Ospedale San Raffaele Turro di Milano, «c'è un cumulo di ragioni profonde che difficilmente sono alla consapevolezza del soggetto stesso, o se lo sono difficilmente vengono dichiarate.»

Il desiderio sessuale è una componente individuale che nasce da un'alchimia unica in ogni individuo.
Sesso: il collante della personalità
Secondo la psicologia moderna il desiderio sessuale è infatti una componente individuale che nasce da un'alchimia unica in ogni individuo, costituita da un mix di elementi diversi: biologici, psichici, legati all'educazione, al contesto sociale e alle dinamiche specifiche della coppia. Per gli psicologi il sesso è innanzi tutto un ottimo collante che tiene unite psiche e fisicità. «La sessualità», sottolinea Marinella Cozzolino, sessuologa e presidente dell'Associazione Italiana di Sessuologia Clinica, «è l'elemento di unione maggiore tra mente e corpo. In campo sessuale i bisogni psicologici sono imprescindibili da quelli fisici e viceversa.»

Ogni momento... non è quello giusto
Non c'è da stupirsi quindi che il desiderio sessuale, anche nello stesso individuo, possa variare nell'arco degli anni. «Il desiderio è una componente variabile che segue il ciclo della vita e della relazione di coppia. Le sue variazioni sono a volte ampie, ma sono auspicabili e rappresentano il lato umano della sessualità», spiega Stefano Clerici. «Ci sono momenti come la gravidanza o l'allattamento, o altri periodi stressanti, che possono condizionare pesantemente il desiderio sessuale. L'errore in questo caso è quello di ritenere che il partner non sia più uno stimolo sessuale adeguato. Spesso è proprio il partner che, constatato il calo del desiderio dell'altro, entra in crisi generando un cortocircuito all'interno della coppia. E più si cerca di stimolare il desiderio sessuale più questo tende a spegnersi del tutto.»

Situazioni eccitanti
Ma ci sono anche casi in cui il desiderio emerge inaspettatamente. Prendiamo un esempio limite: un uomo e una donna
Ci sono momenti che possono condizionare pesantemente il desiderio sessuale (clicca sull'immagine per ingrandirla).
che non si sono mai conosciuti prima si trovano soli su un'isola deserta. È probabile che prima o poi i due finiscano col desiderarsi sessualmente. «Ma cosa li induce a desiderarsi», si chiede Clerici, «il livello degli ormoni sessuali o alcuni aspetti relativi alla conoscenza e all'intimità in cui sono costretti a vivere? La risposta che oggi riteniamo più verosimile è... "entrambi!"» Una cosa però è certa: se venissero salvati e tornassero ad avere a che fare con altri uomini e con altre donne, smetterebbero di desiderarsi. Il desiderio infatti percorre spesso strade complesse, legate al contesto e al momento specifico. In fondo qualcosa di simile accade frequentemente con le "cotte estive": ritornati alla routine della città, il vicino o la vicina di ombrellone non è più capace di suscitare in noi la stessa attrazione dei giorni passati al mare.

Uomini vogliosi e donne innamorate?
Ma se le pulsioni che ci spingono a fare sesso variano nel corso delle fasi della nostra vita, ancora più evidenti sono le differenze tra maschi e femmine. Del resto, alcune delle conclusioni a cui sono giunti Meston e Buss le hanno confermate: «i maschi», secondo i ricercatori texani, «tendono a entrare in azione spinti da cause fisiche, mentre le donne sono più sensibili alle emozioni che provano». Luoghi comuni a parte, è vero che maschi e femmine hanno esigenze sessuali diverse, motivate da differenze biologiche? «Gli uomini hanno un substrato biologico», afferma Clerici, «che conferisce loro una spinta sessuale spesso più vigorosa e impellente. Alti livelli di testosterone danno origine a una maggiore reattività, soprattutto agli stimoli visivi. È per questo che la risposta sessuale maschile è tendenzialmente più rapida di quella femminile». Al contrario, l'eccitazione sessuale femminile - che tra l'altro è vincolata all'alternanza ormonale a cui è sottoposta nell'arco di un ciclo mestruale - è più mediata da fattori relazionali, di coppia. La donna infatti è culturalmente abituata a fare i conti col fatto che la sessualità è legata alla riproduzione e, quindi, alla possibilità di instaurare una relazione stabile e duratura. Ma la mente è complessa, e se spesso questa necessità prende la strada più "ovvia" della ricerca di un uomo sicuro e dedito, in altri casi la può portare a una paradossale attrazione verso persone o situazioni instabili e pericolose. Insomma, impossibile trovare una regola valida sempre e comunque.

Perché i nostri nonni facevano sesso
Se molte delle 237 motivazioni che i ricercatori hanno individuato sono comprensibili a chi è "di questo mondo", è però
Valentina, una icona del desiderio (Foto: © Antes Del Atardecer). Clicca sull'immagine per ingrandirla.
vero che nel corso della storia le ragioni che spingono uomini e donne a fare l'amore sono cambiate notevolmente. Nel secolo scorso, ad esempio, la sessualità era strettamente legata alla riproduzione: le famiglie erano numerose perché la cultura prevalentemente agricola richiedeva "braccia" (maschili) per il lavoro. Se già con il secondo dopoguerra il maggior benessere ha comportato una diminuzione della natalità, il vero cambiamento è avvenuto però con la seconda metà degli anni '60 grazie a due eventi: l'avvento del femminismo e della pillola anticoncezionale. Che, insieme, hanno contribuito a liberare la sessualità dalla procreazione affermando il lato relazionale, romantico, affettivo e di piacere. Se dunque per gli uomini il sesso come pura ricerca di soddisfazione fisica è sempre stato accettato (non per nulla la prostituzione femminile è sempre indicata come il "mestiere più antico del mondo"), per le donne il piacere del sesso è una scoperta storicamente recente con cui i maschi hanno dovuto confrontarsi.

Un confronto non semplice
«Le donne», afferma Clerici, «hanno fisiologicamente tempi e modi diversi da quelli maschili. Molti uomini hanno imparato a rispettare il desiderio della propria partner e le prerogative fisiche e psichiche femminili senza perdere per strada la propria modalità. Altri invece si sono persi in questo percorso attanagliati dalle ansie e dal senso di inadeguatezza.» Non stupisce quindi che negli ultimi anni sempre più maschi si rivolgano all'andrologo o al sessuologo in preda ad ansie - spesso ingiustificate - che sono espressione del loro senso di inadeguatezza. Talvolta l'ansia da prestazione «si concretizza nella necessità di essere "il più bravo"», afferma Marinella Cozzolino, «e di sostenere il confronto con precedenti partner». Anche questo aspetto è legato alla maggiore emancipazione femminile: le donne, che rispetto a un tempo cambiano più partner, hanno più possibilità di fare confronti. E molti maschi, non preparati a questi cambiamenti, ne soffrono.

SPECIALE SESSO... Sì, ma perché lo facciamo?

La ricerca americana ci ha dato da scegliere tra 237 motivi (molti dei quali sono proprio pessimi motivi), due esperti italiani ci hanno aiutato a capire che, al di là delle ragioni più banali e scontate, possono esserci - e spesso ci sono - motivazioni profonde di cui siamo poco consapevoli e altre ancora che non possiamo controllare. Entrano in gioco il genere - maschio/femmina -, la cultura, l'educazione, l'attimo e la storia... Tutto ok, ma, alla fin fine, perché lo facciamo? Ecco quattro domande per capirci di più.

Attraverso la sessualità lasciamo spazio una quantità insospettabile di motivazioni...


Le "top 5" che abbiamo rigorosamente estrapolato dal lavoro pubblicato da David Buss e Cindy Meston tracciano un quadro piuttosto spigoloso del rapporto "moderno" tra i due sessi.
Vi riconoscete in qualcuno di quei primi cinque motivi? Quale è la vostra motivazione più forte?

Il testosterone. I maschi tendono a "entrare in azione" spinti da cause fisiche, mentre le donne sono culturalmente abituate a fare i conti col fatto che la sessualità è legata alla riproduzione e, di conseguenza, alla possibilità di instaurare una relazione stabile e duratura.
Nella vostra esperienza di tutti i giorni, e guardando non solamente a voi stessi ma anche le persone che conoscete meglio, questo è un modello attuale?

In meno di un secolo. Se per gli uomini il sesso come pura ricerca di soddisfazione fisica è sempre stato accettato, per le donne il piacere del sesso è una scoperta storicamente recente con cui i maschi hanno dovuto confrontarsi.
La cultura personale aiuta a capire i bisogni dell'altro?

Un confronto difficile. Le donne, che rispetto al passato cambiano più partner, hanno più possibilità di fare confronti. E molti maschi, non preparati a questo cambiamento, ne soffrono.
Esiste il timore di "non essere all'altezza"? Se sì, come condiziona i comportamenti nella coppia?

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7 settembre 2007
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