Scuola e Università

Università: esami di Starcraft, Guitar Heroes & C.

Gli atenei 2.0 insegnano anche i videogame.

Niente male, non trovi? Peccato che sono corsi universitari di alcuni atenei a stelle e strisce e irlandesi. Chissà se importeremo anche noi questa moda di insegnamento “alternativo”.

“La filosofia Jedi tempra il carattere degli studenti irlandesi”

Eroi del nostro tempo - «Ciao mamma, vado all'università: oggi si gioca a Guitar Heroes». È una tipica frase degli studenti iscritti al corso di “musica, videogame e la natura della cognizione umana” in programma all'Università di New York. Inserito nel programma di studi già nel 2009, Guitar Heroes è, secondo il professore di psicologia Gary Marcus, un ottimo strumento di insegnamento. Sempre restando in tema di videogiochi, è invece StarCraft il protagonista di un corso inaugurato quest'anno all'Università della Florida. Il motivo? A quanto pare questo gioco di strategia in tempo reale aiuterebbe a sviluppare il pensiero critico, la capacità di risolvere i problemi, la gestione delle risorse e l'adattamento del processo decisionale. Anche all'Università di Berkeley in California si studia StarCraft per imparare l'arte della concorrenza.

La forza dello studio - Orientati invece al cinema i corsi della Rice University e della Queen's University Belfast nell'Irlanda del Nord. Gli americano hanno scelto di insegnare vita, morte e miracoli dell'uomo pipistrello, anche se l'obiettivo del corso resta un bat-mistero, mentre l'ateneo irlandese ritiene che la disciplina Jedi, quella di Guerre Stellari, infonda benessere psicologico e migliori il carattere degli studenti. Non ci resta che dire che la forza sia con loro.

I videogiochi più attesi del 2010

8 settembre 2010
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Nel nuovo numero di Focus Storia esploriamo l’affascinante mondo dell’antico Egitto. Partendo da un’intervista al direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, celebriamo i 200 anni di storia del primo museo al mondo dedicato agli Egizi. Raccontiamo poi le collezioni che hanno attraversato il tempo e le straordinarie scoperte di Schiaparelli, l’archeologo che trasformò il museo torinese.

L’articolo "Geniale Champollion" ripercorre le intuizioni del linguista che decifrò i geroglifici, mentre in "Egittologia made in Italy" celebriamo i pionieri italiani della disciplina. Concludiamo questa sezione con "Salvate Abu Simbel", che narra il salvataggio dei maestosi templi minacciati dalle acque.

 

Non mancano gli approfondimenti storici:

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Raccontiamo inoltre la scoperta di Lucy, il fossile che ha riscritto la nostra storia evolutiva, e immaginiamo cosa sarebbe accaduto se Costantino non avesse legalizzato il Cristianesimo. Scopriamo anche perché "avere la testa tra le nuvole" è fondamentale per il cervello e sveliamo le forme morbide della natura, quelle curve nascoste che definiscono il mondo vivente.

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