Perché Internet non ci fa cambiare idea?
Una ricerca sui nostri comportamenti quando cerchiamo informazioni online sembra dimostrare che prestiamo attenzione solamente a ciò che già conosciamo, snobbando quello che invece è veramente nuovo. È per davvero questo il comportamento dei navigatori? Ne abbiamo parlato con Marco Lombardi, docente di Sociologia all'Università Cattolica di Milano. (Elisabetta Intini, 15 maggio 2008)
Avventurarsi in una ricerca online è come aprire un armadio stracolmo di libri: veniamo subito travolti da una quantità di informazioni...
CAMBIARE IDEA? MICA FACILE!
COSÌ SI ABBATTE LA COMPLESSITÀ
Ci caschiamo (quasi) sempre
Il meccanismo di selezione delle informazioni che mettiamo in atto sulla base di quello che già sappiamo entra in gioco ogni volta che siamo chiamati a confrontarci con una nuova "scoperta". Ma oltre ai nostri pregiudizi, ci sono altri fattori che condizionano le nostre ricerche online.
Noi e il Web: soli davanti al monitor... Di fronte alla "complessità" di Internet capita anche di sentirsi così, ma non è solamente Internet a farci questo effetto.
La soluzione è una nuova generazione di software?
Immaginate un motore di ricerca "avanzato", capace di filtrare e organizzare le informazioni trovate durante una ricerca. Potrebbe farci superare i nostri pregiudizi? Forse, ma potrebbe anche essere una soluzione peggiore del male...
Il Cyberspazio: una grande scatola piena di... TUTTO! Come districarsi tra così tanti input?
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| RICERCHE GUIDATE? SOLTANTO A CONDIZIONE CHE... | Secondo Lombardi «un motore che seleziona per noi le informazioni è comodo, ma incoraggia la pigrizia! È stato costruito da qualcun altro, secondo modalità per la ricerca che non sono le nostre... In pratica ci viene offerta una piccola finestra cognitiva, una cornice che limita il nostro sguardo sulla realtà. È senz'altro utile, ma chiude anche molte altre possibilità di ricerca, che altrimenti sarebbero rimaste aperte! A meno che questo software non sia davvero capace di imparare da noi, anche in più round successivi, in quale modo cerchiamo e organizziamo la conoscenza tratta dalla Rete.»
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IL RITORNO DEI SELEZIONATORI
è in contraddizione con l'idea stessa di Internet?
Motori che non partono
Nuove soluzioni per le nostre ricerche online? Lo sviluppo di motori originali è però un'attività oggi confinata nelle università: è una delle conseguenze della "guerra dei motori", ancora in corso tra Google, Yahoo e Microsoft. C'è ancora chi prova a offrire qualcosa di diverso, ma quanto resisterà?
Il 3D model search engine, l'esperimento della Princeton University (Usa).