I meccanismi per parlare e cantare (negli uccelli) sono simili.
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ll rapporto madre-figlio non è importante solo per le cure, ma anche per la crescita intellettiva. |
L'ipotesi di base era che nell'imparare a parlare i bambini non fossero del tutto agenti passivi che passavano dal balbettio alle parole compiute solo perché maturavano, ma che anche l'interazione sociale con i genitori fosse importante; proprio come lo è per gli uccellini che cominciano a cinguettare e accordano i loro primi informi cinguettii al comportamento dei genitori.
Balbettare per crescere. Il risultato dell'esperimento ha dato ragione ai ricercatori; i bambini le cui madri rispondevano prontamente (con sorrisi, toccandoli o altro) ai loro balbetii avevano un repertorio di vocalizzazioni più ampio e numeroso di quello dei bambini le cui madri rispondevano “a caso”. L'interazione sociale tra i due “attori” dell'apprendimento, madre e figlio, si è dimostrato di grande importanza nella crescita e nella nascita delle parole di senso compiuto da parte dei bambini. Questo anche perché le madri, a loro volta rispondono di più ai bambini che emettono suoni simili a parole.
È quello che gli esperti chiamano “rinforzo positivo”, e cui si deve però aggiungere il fatto che i suoni prodotti dal bambino, e in ultima analisi le parole, non sono “rinforzati” da una semplice imitazione del linguaggio della madre, ma dal suo comportamento in generale. Per farli parlare prima e meglio, conviene quindi seguire e interagire il più possibile con i propri figli.
(Notizia aggiornata al 5 giugno 2003)