di Simone Santoni
Gli Stati Uniti sono già all’avanguardia nell’educazione di stampo digitale, mentre l’Italia è in ritardo. E i tagli del nuovo Governo non lasciano presagire nulla di buono per il nostro sistema scolastico.
"Uno studio rivela che chi studia con l’iPad acquisisce il 90% delle nozioni"
Prima il… piacere, poi il dovere - È un dato di fatto: chi dice iPad, dice divertimento! La rivoluzionaria tavoletta Apple fa la parte del leone nel settore videoludico , ma da tempo a questa parte, anche scuole e università stanno promuovendo il tablet di Cupertino etichettandolo come “un nuovo strumento per lo studio”.
L'evoluzione della scuola - Gli istituti non sono molti a causa il costo proibitivo del gadget e, come era facile intuire, per trovarne qualcuno da tra i banchi bisogna volare negli Stati Uniti. Ottima, invece, è la risposta degli studenti: alla Riverside Unified School, per esempio, una statistica rivela che chi studia su un iPad acquisisce il 90% delle nozioni rispetto al 60% dei classici libri e quaderni.
Il mercato chiama, Apple risponde - iBooks 2 e iTunes U. Le due applicazioni, disponibili sugli scaffali dell’App Store rispettivamente dal gennaio di quest’anno e dal maggio 2007, sono validi alleati degli studenti. iBooks, con l'aggiornamento alla nuova versione, “digerisce” anche libri interattivi molto più coinvolgenti rispetto ai precedenti ebook mentre iTunes U offre podcast e corsi online gratuiti dei più prestigiosi college. Ed è proprio grazie a questa “biblioteca di facoltà online” che dal 2007 ad oggi sono aumentati in maniera esponenziale le persone autodidatte.
Il Pianeta ringrazia - Nel secolo delle Green Company e dell’attenzione (fortunatamente) maniacale verso la salvaguardia del pianeta, ci fa piacere sottolineare che un libro elettronico ha unicamente bisogno di un tablet per essere “sfogliato” e non di un albero per essere stampato! Sicuramente ci si prospetta un futuro più verde. (sp)