Notizie poco incoraggianti per gli studenti digitali: secondo un recente studio della Stavanger University (Norvegia) l’assimilazione di un testo letto su ebook sarebbe decisamente più bassa rispetto alla lettura su libri di carta.
Dimmi come leggi. I ricercatori hanno somministrato un breve racconto di Elizabeth George a due gruppi di persone che lo hanno letto rispettivamente su un ebook e su un libro tradizionale. Hanno poi chiesto ai volontari di completare un questionario finalizzato alla misurazione della comprensione del testo e del ricordo dei particolari: chi aveva letto il racconto sul supporto digitale ha ottenuto un risultato decisamente peggiore rispetto a chi lo aveva letto su carta.
Toccare per ricordare. Le cause di questa differenza di assimilazione non sono ancora chiare. Secondo quanto emerso dallo studio entrambi i gruppi di lettori si sono immedesimati nei personaggio del racconto e vi si sono immersi con lo stesso livello di attenzione. Ma chi lo ha letto in digitale ricordava meno dettagli e sembrava aver trattenuto meno informazioni.
Secondo gli scienziati norvegesi l’esperienza tattile associata alla lettura di un libro di carta potrebbe essere in qualche modo legata ai processi di apprendimento. In particolare il libro tradizionale permette al lettore di toccare con mano l’avanzamento nella lettura e questo potrebbe contribuire al consolidamento di ciò che ha letto.
La ricerca norvegese non è senz’altro sufficiente per formulare un giudizio sull’efficacia degli ebook nell’apprendimento. Lo studio non ha per esempio considerato l’eventuale abitudine alla lettura in digitale: solo due dei partecipanti al test erano infatti utilizzatori abituali degli e-reader.