Secondo un nuovo studio inglese i bambini apprendono prima, ma gli adulti immagazzinano meglio le informazioni.
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I ragazzi apprendono più facilmente grazie ad alcune sinapsi che si attivano quando il cervello è a riposo. |
Contatto mancato
I neuroni comunicano attraverso le sinapsi, che creano la giusta “connessione” tra le cellule nervose (i neuroni appunto). Ma i ricercatori si sono accorti che qualche volta durante questa trasmissione alcune sinapsi non si attivano. E per questo sono state chiamate sinapsi “silenziose”. In realtà non sono sempre silenziose e inerti, perché si attivano solo quando la mente è a riposo, risvegliate da alcuni ricettori. Facilitando la comunicazione dei neuroni senza troppo sforzo. Un po’ come se il cervello apprendesse automaticamente, senza “pensare” troppo.
Usa e getta
Sfortunatamente però sembra che con l’età queste sinapsi "inconsapevoli" tendano a diminuire (forse perché sono già state usate). E nel cervello dei topolini adulti sono quasi assenti.
Per cui gli adulti nei processi cerebrali possono usare solo le sinapsi “normali”, che per essere attivate hanno bisogno di un gran numero di neurotrasmettitori. Con un dispendio di energia maggiore per il nostro cervello.
Apprendi meno apprendi meglio
Ci sono, però, buone notizie anche per i grandi: i bambini e i giovani sono molto capaci di assorbire nuove informazioni e di apprendere più facilmente, ma non necessariamente sanno integrarle nel modo migliore con quanto appreso precedentemente. Cosa che, secondo gli esperti, gli adulti sono più bravi a fare. Per cui anche chi non ha più vent’anni, non si preoccupi non è la quantità a fare la qualità!
(Notizia aggiornata al 24 novembre 2006)