Se passeggiando per Monaco incontrate una via di mezzo tra una fotocopiatrice e Wall-e che vi chiede qualche indicazione stradale, siate gentili: è uno dei robot più avanzati del mondo. (Franco Severo, maggio 2009)
Come fa un robot senza GPS nè altre diavolerie tecnologiche ad attraversare una città sconosciuta senza perdersi? Come fareste voi: chiedendo informazioni ai passanti. Martin Buss, esperto di robotica all'Università di Monaco, ha recentemente realizzato ACE, Autonomous City Explorer, un robot capace di interagire con gli esseri umani per ottenere indicazioni stradali.
Per andare dove dobbiamo andare… ACE, grazie a una telecamera e a un software, è in grado di riconoscere e avvicinare gli esseri umani che incontra per strada. Quando li raggiunge, molto educatamente, domanda loro attraverso un sintetizzatore vocale e un monitor, se lo possono aiutare e in caso di risposta affermativa chiede che gli venga indicata la strada per raggiungere la sua meta. La strada deve essere indicata al robot a gesti, così da evitare confusione con concetti come "destra", "sinistra", "laggiù", o "dopo il bar", tipici delle spiegazioni stradali. L’occhio elettronico di ACE legge i movimenti delle braccia dell’interlocutore, li confronta con il modello umano tridimensionale che ha in memoria e li traduce in indicazioni di navigazione.