Asteroidi, buchi neri e guerre nucleari... tutto questo non è affatto una minaccia! Se vuoi scamparla, basta non pensarci. (Irene Zreick, 28 aprile 2009)
Secondo la teoria dei quanti, dimenticarti la minaccia di una catastrofe imminente potrebbe darti qualche possibilità in più di scamparla. Il principio base della teoria è che un atomo può essere contemporaneamente sia qui che là, o, per essere più precisi, può esistere in più stati nello stesso momento. Sulla base di questo assunto, gli scienziati ipotizzano l'esistenza di universi paralleli contenenti infinite copie di tutto ciò che conosci, compreso te stesso, magari con un passato e un futuro diversi (ma non è obbligatorio). Quindi, per sfuggire all'ennesimo asteroide, basterebbe "saltare" in uno degli universi paralleli, possibilmente uno in cui la Terra non viene colpita. Come? Per spiegarlo, Saibal Mitra dell'Università di Amsterdam fa l'esempio di una "macchina intelligente" programmata in modo tale che, in alcuni casi, ad esempio quando avvengono piccoli sovraccarichi di corrente e quando viene a conoscenza di una catastrofe imminente, si auto-resetti la memoria tornando all'ultimo salvataggio (diciamo al giorno prima). Dalla prospettiva della macchina il futuro è quindi indeterminato. E qui viene il bello: secondo la teoria del "multiverso", questa indeterminatezza è reale, cioè sono aperte alla macchina tutte le possibilità verificabili in tutti gli universi possibili. Ecco come avviene il "salto" da un universo all'altro.
IL PARERE DEGLI ESPERTI Lo stesso Mitra, che ha formulato la teoria della "scappatoia quantica", mette in evidenza uno degli aspetti negativi che di sicuro dovresti tenere presente se decidessi di giocare questa carta: hai una piccolissima probabilità di "svegliarti" in un mondo minacciato da una catastrofe ancora peggiore. Potresti finire dalla padella (un asteroide) nella brace (un'epidemia killer) o addirittura nella bocca del leone (una Terra che sta per essere inghiottita da un buco nero). Devi calcolare i tuoi rischi. I ricercatori di Oxford, i cui studi hanno portato molti argomenti a favore del "multiverso", pensano che le probabilità di svegliarsi in un universo parallelo sia molto bassa, e quindi sospettano che Mitra si sbagli. Dal Massachussetts Institute of Technology, invece, commentano così la teoria: «È molto intrigante. Anche se potrebbe essere applicata solo a esseri del futuro i cui cervelli siano computer quantici».
PER CAPIRE MEGLIO LA TEORIA DEI QUANTI
Ogni sera, in un bar, un fisico teorico si siede al bancone e ordina due gelati, uno per sé e uno per il posto che custodisce, vuoto, accanto al suo. Un bel giorno il barista, incuriosito, lo interpella in merito.
«Ordino due gelati», risponde il fisico, «perché secondo la teoria dei quanti è possibile che le molecole d'aria sopra lo sgabello spontaneamente si aggreghino e si trasformino in una bellissima donna, che vedendo il dolce che le ho offerto, si innamori della mia gentilezza e voglia fare sesso con me.» «Ma il bar è pieno di bellissime donne», ribatte il barista. «Non pensa che sarebbe più facile offrire a una di loro il gelato, in modo che si innamori della sua gentilezza e voglia fare sesso con lei?» E il fisico: «Si figuri... quante sono le probabilità che questo accada?»