Sono così entusiasta di dare gli esami di maturità quest'anno...
Non vedo l'ora di illustare la relazione alla riunione...
Ho un listone di cose da fare, non vedo l'ora...
Non siamo impazziti: stiamo mettendo in pratica una tecnica per tenere a bada quel tipo di ansia noto come rivalutazione cognitiva (anxiety reappraisal), descritta in un articolo pubblicato su The Atlantic. Consiste nel placare insonnia e patemi che anticipano una situazione stressante autoconvincendosi di essere eccitati, entusiasti, impazienti di iniziare, anziché angosciati, per quell'evento.
Keep calm and... Più facile a dirsi che a farsi? Eppure pare funzionare. Le modalità normalmente usate per tenere a bada l'ansia sono controintuitive: ci viene detto di rilassarci, di stare calmi, ma potrebbe essere il consiglio sbagliato.
Problemi? No, opportunità. L'ansia, così come l'eccitazione, è infatti una situazione di arousal, ossia di attivazione dell'organismo in risposta a uno stimolo. Il cuore batte più forte, il livello di cortisolo (l'ormone dello stress) sale, il corpo si prepara ad agire. L'unica differenza è che l'eccitazione è uno stato positivo, in cui ci si focalizza sul buon esito dell'esperienza.
Anche la calma è uno stato positivo, ma di basso arousal. In base a questo approccio è quindi più facile convincere il cervello a passare da una situazione di eccitazione negativa (l'ansia) a una di eccitazione positiva, piuttosto che dall'arousal negativo all'assenza di arousal.
L'importante è crederci. Alison Wood Brooks, professore della Harvard Business School che studia questa tecnica, ne ha provato l'efficacia in laboratorio. Ha chiesto ad alcune persone di dire "sono emozionato" oppure "che ansia!" prima di cantare in pubblico, parlare davanti a una telecamera o fare un test di matematica. Chi ha usato l'approccio positivo ha ottenuto prestazioni migliori.