Non biasimate la proverbiale pigrizia dei giovani adolescenti: potrebbe avere un'origine biologica.
Orologio biologico sfasato? |
Non è una novità eclatante, anzi anche gli stessi adagi popolari lo sottolineano in modi coloriti: gli adolescenti preferiscono andare a letto tardi. E soprattutto al mattino, hanno molte difficoltà ad alzarsi.
Colpa della voglia “smodata” di divertirsi e di una sregolata pigrizia? Oppure esiste una causa biologica alla difficoltà dei ragazzi ad alzarsi al mattino? Una ricerca europea sulle abitudini del sonno sembra avere trovato il colpevole.
Svegliatemi quando è finita. Till Roenneberg, un cronobiologo dell'Università di Monaco, in Germania, ha infatti dimostrato che alla soglia dei 20 anni per i ragazzi, un po' prima per le ragazze, si verifica un brusco cambiamento nei ritmi sonno-veglia: improvvisamente e in modo molto repentino si tende ad andare a dormire prima. E secondo gli stessi ricercatori, questo mutamento segnerebbe la fine dell'adolescenza.
Se infatti, la fine della pubertà è facilmente rilevabile sulla base dello sviluppo dell'ossatura, non è altrettanto chiaro quando termina l'adolescenza e diventiamo adulti: si tratta di tappe meno definite sulle quali, comunque, influiscono anche fattori psicologici e sociali.
Gufi e allodole. Roenneberg ha sottoposto 25 mila europei persone dagli 8 ai 90 anni a un questionario sulle abitudini in fatto di sonno e veglia. Tali ritmi circadiani, regolati dal nostro orologio biologico, possono essere molto diversi, tanto che gli esperti sono abituati a distinguere le persone in due macrocategorie: i cosiddetti “gufi”, veri e propri nottambuli che non hanno sonno la sera, ma non riescono ad alzarsi presto al mattino; e le “allodole”, persone mattiniere che però la sera “crollano” velocemente dal sonno. Ma tali ritmi variano anche secondo l'età. E i ricercatori tedeschi hanno registrato che i ragazzi, all'avanzare dell'età, tendono a coricarsi (e svegliarsi) sempre più tardi. Ma questo tenenza ha una repentina inversione intorno ai 20 anni, un po' prima per le ragazze per le quali il ritmo sonno-veglia sembra legato anche agli ormoni. Il motivo non è ancora chiaro, ma il fenomeno è misurabile. E sembra valere per tutti: sia per chi abita in città (e ha numerose occasioni per tirar tardi la sera) sia per chi abita invece in luoghi rurali, dove la concentrazione di night club è decisamente bassa.
(Notizia aggiornata al 13 gennaio 2005)