Chi si addormenta presto la sera è più sveglio al mattino presto. Grazie alle buone abitudini? No, il segreto è in un gene.
Pennichella o sindrome da sonno precoce (FASPS)? Dormire quando tutti gli altri sono svegli e svegliarsi quando tutti dormono potrebbe essere "solo" una questione di geni. |
Il gene-sveglia. Secondo gli esperimenti guidati da Louis J. Ptacek e Ying-Hui Fu, questo spostamento del ciclo del sonno - che coinvolge una piccola percentuale di individui - è determinato dai mutamenti di un gene, coinvolto nella regolazione del ritmo circadiano (il ritmo biologico giornaliero che regola il nostro organismo in base all'alternarsi del giorno e della notte).
Come il gene operi ancora non è chiaro, ma si sa che agisce in ogni specie in modo differente. Sui topi, per esempio, ha lo stesso effetto che sugli esseri umani, rendendoli mattinieri. Mentre nel moscerino della frutta fa il contrario: sposta la “sveglia” dell'insetto più avanti, allungando così il suo ritmo circandiano.
«Questi risultati mostrano che il gene è una componente centrale del ritmo circadiano - afferma Ptacek - e suggerisce che l'”orologio” dei mammiferi e quello dei moscerini potrebbe avere differenti meccanismi di regolazione, pur mantenendo la stessa natura».
Sindrome acuta da ciondolamento. A parte uno sgradevole ciondolamento della testa e gli occhi che si chiudono alle otto di sera, la sindrome del mattiniero, che ha anche un nome, si chiama FASPS (Familial Advanced Sleep Phase Syndrome), di per sé non ha alcuna controindicazione e nessun collegamento con la ben più nota malattia del sonno, la narcolessia. Anche perché i mattinieri non dormono né di più né di meno rispetto agli altri, ma solo in tempi diversi. La scoperta è importante secondo gli scienziati, perché se confermata, potrebbe servire, oltre che a cambiare le "abitudini" di qualcuno, anche per curare i principali disturbi del sonno.
(Notizia aggiornata al 31 marzo 2005)