Psicologia

Smartphone a lezione: il conto si paga agli esami

Dividere l'attenzione tra insegnante e device ha effetti sulla capacità di immagazzinare nozioni a lungo termine. E le conseguenze si estendono anche a chi non li usa direttamente.

Gli studenti universitari ottengono voti d'esame inferiori del 5% almeno, se hanno accesso al cellulare durante la lezione. Secondo un nuovo studio pubblicato su Educational Psychology, gli effetti di un'attenzione distribuita tra la lezione e un device come smartphone o tablet non si vedono nell'immediato, ma nell'apprendimento a lungo termine. Non solo: l'influenza negativa si estende all'intera classe, e investe anche chi non ha utilizzato i cellulari direttamente.

Indagine tra i banchi. A indagare le ripercussioni di un'attenzione frammentata, sempre più rivolta allo schermo tra le nostre dita, sulla memoria a lungo termine è uno studio della Rutgers University (USA) compiuto direttamente nelle aule dell'ateneo. L'esperimento ha coinvolto 118 studenti di psicologia cognitiva durante un trimestre di corsi. La metà di essi non ha avuto accesso al cellulare per tutte le lezioni del periodo studiato, l'altra metà ha potuto utilizzarlo durante le spiegazioni, e ha dovuto specificare a parte, in un questionario, se l'aveva guardato per scopi non accademici mentre i professori parlavano.

L'accesso allo smartphone non ha inciso sui punteggi nei test di comprensione effettuati durante la lezione stessa. Ma evidentemente ha influito sulla memoria a lungo termine e sull'efficacia dell'apprendimento, perché, agli esami finali, i voti degli utilizzatori sono stati inferiori almeno del 5% (cioè di mezzo punto in una scala da 1 a 10) rispetto a quelli delle classi in cui i cellulari erano banditi. Gli smartphone hanno inciso negativamente anche sulle performance dei non utilizzatori diretti: hanno insomma distratto l'intero ambiente di lavoro.

Un passaggio saltato. La scoperta, scrivono gli scienziati, dimostra per la prima volta che l'effetto principale dell'attenzione distribuita (divided attention) in una classe non si manifesta, nell'immediato, sulla comprensione, ma ha un'influenza a lungo termine sulla ritenzione dei ricordi. Dato ancor più preoccupante, l'effetto sull'apprendimento nel lungo periodo si è manifestato anche in assenza di un effetto immediato sulla comprensione.

7 agosto 2018 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La smisurata ambizione di Napoleone trasformò l’Europa in un enorme campo di battaglia e fece tremare tutte le monarchie dell’epoca. Per molti era un idolo, per altri un tiranno sanguinario. E oggi la sua figura continua a essere oggetto di dibattito fra storici e intellettuali. E ancora: tra lasciti stravaganti e vendette "postume", i testamenti di alcuni grandi personaggi del passato che fecero litigare gli eredi; le bizzarre toilette con cui l’aristocrazia francese del Settecento si "faceva bella" agli occhi del mondo; nelle scuole residenziali indiane, i collegi-lager dove venivano rinchiusi i bambini nativi americani, per convertirli e "civilizzarli"; Dio, patria e famiglia nelle cartoline natalizie della Grande guerra.

ABBONATI A 29,90€

Il corpo va tenuto in forma, ma le sue esigenze cambiano nel corso della vita. Quale sport è meglio fare con gli anni che passano? E quali sono le regole di alimentazione per uno sportivo? E ancora: il primo modello numerico completo che permette di simulare il nostro cuore; perché i velivoli senza pilota stanno assumendo un ruolo fondamentale in guerra; l’impatto che l'Intelligenza artificiale avrà sull’economia e sulla società; tutto quello che si ottiene avendo pazienza.

ABBONATI A 31,90€
Follow us