Psicologia

Tutta la puzza delle scelte immorali

Compiere scelte più o meno discutibili non è solo una questione psicologica, ma anche fisiologica: le scelte immorali hanno un odore sgradevole, una puzza.

Sentire l'odore del pane o di una torta appena sfornati ci mette di buon umore e spesso ci riporta alla mente ricordi della nostra infanzia. Al contrario, sentire un odore poco gradevole ci provoca una sensazione di disgusto e magari richiama alla mente episodi spiacevoli associati a quell'odore. In altre parole, sono spesso le nostre narici a influenzare il nostro stato emotivo e, viceversa, questo può essere a sua volta influenzato della percezione degli odori. Allo stesso modo, quando compiamo delle scelte, può essere che sia il nostro naso ad aiutarci a distinguere una scelta immorale da una giusta.

I processi mentali che ci portano a prendere delle decisioni sono infatti il risultato di un ingarbugliato intreccio di ragionamenti logici e intuizioni viscerali che si influenzano a vicenda. Quante volte ci capita di dire "questa scelta è disgustosa" riferendoci alle conseguenze eticamente poco corrette di alcune azioni? Ebbene, alcuni ricercatori hanno scoperto che questo modo di dire si applica letteralmente alla percezione degli odori. 

Secondo uno studio pubblicato su Science Advance, il nostro giudizio morale può influenzare il nostro corpo nel percepire la sensazione di sgradevolezza degli odori: se ci viene chiesto di fare delle scelte che richiedono una valutazione etica, dei semplici odori spiacevoli ci sembreranno delle vere e proprie puzze! Per dimostrarlo, gli studiosi hanno chiesto prima ad alcuni volontari di valutare con un punteggio il contenuto morale di alcuni testi e successivamente li hanno esposti a diverse stimolazioni olfattive. È emerso che la risposta al disgusto viene notevolmente amplificata se siamo precedentemente esposti al giudizio di un comportamento moralmente inaccettabile. Questo effetto non sarebbe solo una sensazione, ma piuttosto il risultato di un'attività neuronale evocata dal disgusto dipendente dall'attivazione di due differenti regioni del cervello.

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L'AUTORE - Valentina Mastrorilli lavora come ricercatrice post-doc nel laboratorio di Psicobiologia e Psicofarmacologia dell'Università La Sapienza di Roma.

11 dicembre 2020
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