Quanti ne avete contati? 4, 8? Ci sono 12 puntini neri in questa immagine, collocati all'intersezione tra le linee diagonali grigie su sfondo bianco. Eppure, probabilmente riuscirete a vedere bene solo i 4 centrali, mentre quelli superiori e inferiori compariranno e scompariranno dalla vostra vista come per effetto di un'inquadratura mossa.
È la nuova illusione ottica che spopola sul web: domenica pomeriggio lo sviluppatore di videogiochi Will Kerslake l'ha twittata in un post che è stato ritwittato, mentre scriviamo, 18 mila volte.
There are twelve black dots at the intersections in this image. Your brain won’t let you see them all at once. pic.twitter.com/ig6P980LOT
— Will Kerslake (@wkerslake) 11 settembre 2016
Non è nuova: per i neuroscienziati è una vecchia conoscenza pubblicata sulla rivista Perception nel 2000; e poco prima di Kerslake l'aveva postata su Facebook lo psicologo giapponese Akiyoshi Kitaoka.
possibili spiegazioni. L'illusione si basa sul fatto che gli esseri umani hanno una scarsa visione periferica. Se vi concentrate sulle parole centrali di questa frase, quelle all'inizio e alla fine della riga vi appariranno sfocate; il cervello tenterà allora di compensare questa mancanza immaginando l'opzione più probabile con cui riempire quello spazio.
Eliminare il superfluo. Accade lo stesso con i puntini. Se vi concentrate sul centro dell'immagine, vedrete bene i quattro della riga intermedia, ma quelli ai bordi continueranno ad apparire e scomparire per un processo neurologico detto inibizione laterale: in sostanza quando il campo visivo centrale è eccitato, quello periferico è inibito, e il cervello non riesce a farsi un'immagine costante e coerente di quello che vediamo.
L'illusione appare e scompare in base a dove concentriamo lo sguardo: ecco perché i puntini sembrano "muoversi" come in una GIF, anche se l'immagine è assolutamente stabile.
Potrebbe essere coinvolto anche il fenomeno percettivo dell'estinzione, cioè la scomparsa, dallo sguardo, di oggetti ad alto contrasto rispetto allo sfondo (in questo caso, i puntini neri).
Un secondo effetto. Ma la griglia nasconde anche un'altra possibile illusione. Se guardate attentamente l'immagine potreste vedere quadratini più chiari (che non sono fisicamente disegnati nello schema) nei punti di intersezione tra le varie righe.
È una variante dell'illusione del reticolo di Hermann, ascrivibile alle cellule cellule ganglionari della retina, specializzate nel percepire i contrasti. Poiché nei punti di non intersezione delle linee grigie domina il bianco, il cervello tende a inserire un po' di bianco anche nelle intersezioni, dove invece prevale il grigio.








