Film e tv ci hanno inculcato false verità? Pare di sì: moltii giovani inglesi, per esempio, pensano che Winston Churchill sia un personaggio di fantasia. Mentre sono pronti a scommettere che Sherlock Holmes sia esistito! Ma non ridiamo dei britanni: in Italia le cose non vanno meglio.
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Nel castello di Winchester è custodita la Tavola Rotonda, un grande dipinto su legno dove è rappresentato il ritratto di Re Artù (nell’immagine il particolare). La leggenda vuole che il famoso tavolo sia stato costruito da Merlino. L’origine della Tavola di Winchester è comunque nebulosa, ma potrebbe risalire al 1260 circa. |
Per il 65% degli inglesi, re Artù è davvero esistito, e presenziava le riunioni dei cavalieri attorno alla tavola rotonda, in quel di Camelot. È quanto è emerso da un sondaggio fatto da UK Tv su un campione di 3.000 cittadini britannici. Tra i quali sono in maggioranza anche quelli convinti che al 22 di Baker Street, a Londra, sia davvero vissuto Sherlock Holmes. Mentre il 47% non ha idea di chi sia stato Riccardo Cuor di Leone e oltre un quinto dei ragazzi al di sotto dei vent'anni pensa che Winston Churchill, uno dei primi ministri più famosi d'Inghilterra, sia invece un personaggio immaginario. Questi risultati forniscono una visione affascinante (!!!) dell'influenza che, negli ultimi 50 anni, la televisione, i film e i romanzi popolari hanno avuto sulla percezione della storia.
In buona compagnia
Un problema tutto inglese? Niente affatto: un'indagine coordinata dall'Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, del 2000 mette a nudo una preoccupante situazione comune a molti Paesi. I risultati dell'indagine, condotta in Italia dall'Invalsi, l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d'Istruzione, lasciano pochi dubbi. In "comprensione dello scritto" gli studenti italiani sono leggermente al di sotto della media internazionale: 487 punti rispetto a 500, risultato confrontabile con quelli di Germania, Ungheria e Polonia. In "cultura matematica" il livello è invece decisamente inferiore alla media: 457 punti rispetto a 500, più o meno come Spagna, Polonia, Portogallo e Grecia. E anche in "cultura scientifica", infine, gli italiani si piazzano maluccio: 478 punti rispetto a 500, in compagnia di Polonia, Danimarca e Grecia. I migliori in tutte le discipline? Giapponesi, coreani e finlandesi, con oltre 540 punti su 500, mentre il fanalino di coda lo reggono i messicani, con una media di 422 punti.
(Notizia aggiornata al 12 febbraio 2008)