Si stima che il 30-40% delle conversazioni quotidiane abbia come oggetto le proprie vicende personali. Come si spiega? In primo luogo, parlare di sé permette di organizzare i pensieri, di formularsi un’immagine di ciò che si è e che si fa: in sostanza, di dare un senso a se stessi. Inoltre, favorisce la creazione di legami sociali.
Bisogni. Lo psicologo Abraham Maslow, infatti, già nel 1954 teorizzò che quelli di realizzazione, di stima e di appartenenza sono bisogni fondamentali dell’uomo (subito dopo quelli di sicurezza, come integrità fi sica e salute, e quelli fi siologici come bere e mangiare). E un recente studio, della Harvard University, ha rilevato che parlare di sé dà una gratificazione addirittura paragonabile a quella fornita dal cibo e dal sesso.