Non è un'abitudine di cui andare fieri: è un gesto piuttosto antiestetico, sicuramente antigienico, e lascia sulle mani "ferite di guerra". Eppure, mangiarsi le unghie è una mania molto diffusa - solo tra gli adolescenti, lo fa il 45% della popolazione - e smettere è per molti una sfida impossibile.
Ma che cosa ci spinge a mangiarci le unghie? Ansia? Nervosismo? Noia? Fame? Le risposte scientifiche sono diverse, e il dibattito è ancora aperto
Colpa della mamma. Un'ipotesi riconducibile alle teorie di Sigmund Freud legge, in questo gesto, una cosiddetta "fissazione orale", e cioè il mancato superamento di una fase specifica dello sviluppo psico-sessuale - la cosiddetta "fase orale". Questa tappa della crescita dell'individuo si situa - secondo Freud - tra gli 0 e i 18 mesi di vita, e vede il piacere massimo del bambino provenire dalla bocca. Chi si mangia le unghie potrebbe aver avuto, in base a questa interpretazione, problemi con l'allattamento (è forse stato allattato troppo poco, o troppo a lungo) o potrebbe avere questioni irrisolte con la propria madre.
Rabbia, o stress. Altre scuole di pensiero vedono nel gesto del mangiarsi le unghie - specie se portato all'estremo, con la cosiddetta "onicofagia" - una forma di automutilazione, che potrebbe denunciare una sorta di aggressività repressa o essere il sintomo di ansia nervosa. Eppure molti dei più ingordi "mangiatori" sostengono di azzannare le unghie anche quando non si sentono affatto stressati. Ci deve dunque essere un'altra spiegazione.
Semplicemente, l'abitudine. La difficoltà a sbarazzarsi di questo vizio potrebbe dipendere da altri due fattori molto più banali. Tanto per cominciare, portarsi le mani alla bocca è un gesto molto facile, primitivo e automatico. Lo facciamo quotidianamente per mangiare, e lo fanno i nostri "cugini" primati durante il grooming. Inoltre, mangiarsi le unghie ha per certi versi anche una funzione di "ordine" - serve a livellare le unghie evitando che crescano troppo e scongiurando il rischio che si spezzino.
Da qui la sensazione momentanea di "piacere" che rende il gesto così diffuso e difficile da sradicare. Una forma di piacere che ci si può procurare anche in pubblico, e senza dare scandalo.
Ti potrebbero interessare anche:
Che cos'è l'onicofagia e in che cosa consiste?
Unghie e capelli crescono più rapidamente in alcuni periodi?
Le strane abitudini dei geni