Si dice che le idee siano "partorite" e poi accudite come proprie creature: ora ne abbiamo le prove scientifiche. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping, gli imprenditori sperimentano, per il proprio business, un amore simile a quello di un padre per un figlio.
Confronto. I ricercatori della Aalto University di Helsinki hanno misurato intensità di affetto, emozioni positive evocate, vicinanza e fiducia di 21 padri nei confronti dei figli e di 21 imprenditori verso la propria azienda, prima con un questionario e poi sottoponendo i volontari, tutti tra i 25 e i 45 anni, a risonanza magnetica funzionale (fMRI) mentre guardavano foto del proprio pargolo o brand.
Ogni scarrafone... I padri esaminati non erano uomini d'affari, e gli imprenditori non erano businessmen seriali, bensì concentrati sulla crescita di una singola impresa. L'orgoglio, l'amore e la soddisfazione espressi dai padri e dagli imprenditori nei confronti di figli o aziende ha ovviamente surclassato i sentimenti provati per i bambini, o le attività altrui (con gli imprenditori più portati a sopravvalutare la propria "creatura" rispetto ai padri).
Accecati dall'amore. Chi si sentiva profondamente legato all'azienda, inoltre, ha mostrato pattern di attivazione cerebrale simili a quelli osservati nei padri di fronte a immagini dei propri figli, con l'attività nelle regioni implicate nella cognizione sociale - l'attività mentale che permette un'analisi obiettiva delle situazioni - che diminuisce davanti al proprio pupillo.
I rischi. Più i volontari si mostravano sicuri di sé, minore era l'attivazione delle aree coinvolte nella valutazione logica delle emozioni. La prova che quando un'attività è vista come una propria estensione, si rischia di non giudicare più la situazione in modo obiettivo. Se il coinvolgimento emotivo in quello che si fa è una delle chiavi del successo, chi ha aziende troppo personalizzate farebbe meglio a cercare ogni tanto consiglio all'esterno.