Essere giusti o egoisti nelle proprie azioni, dipende tutto da una zona del cervello, che si trova nella corteccia frontale.
Come in un'aula di tribunale, nel cervello si decide cosa è più giusto fare. |
Almeno secondo alcuni neurologi e economisti che hanno condotto un esperimento.
Se il gioco si fa duro
Durante un gioco di tipo “economico”, alcuni volontari dovevano dividere una somma di denaro con altri. Quelli che ricevevano potevano decidere di comune accordo se accettare o meno la somma di denaro.
In condizioni normali coloro che dovevano ricevere i soldi, dopo una serie di offerte considerate inaccettabili, hanno deciso di non prendere somme al di sotto di una certa cifra, considerandola il minimo “moralmente” accettabile.
Ciascun per sé
Ma gli stessi volontari sono diventati molto meno combattivi e più “egoisti” quando è stata bloccata loro la DLPFC, applicando alla regione cerebrale alcuni campi magnetici, che ne inibivano l’attività. Secondo i ricercatori l’esperimento dimostrerebbe che questa zona del cervello blocca la tendenza ad agire nel proprio esclusivo interesse personale, facendoci fare quello che consideriamo, invece, più giusto.
Tribunali speciali
Lo studio del processo di formazione del senso di giustizia, secondo gli scienziati potrebbe essere utile per l’approfondimento di alcune malattie mentali e di disturbi psichici gravi, come per esempio l’autismo.
(Notizia aggiornata al 6 ottobre 2006)