Nel corso degli anni sono stati fatti numerosi studi per capire se ci sono segnali gestuali o espressivi che permettano di smascherare un bugiardo. I ricercatori dell'Università di Rochester (New York) ora hanno fatto un passo in più: hanno messo assieme il più grande database di espressioni al mondo e, tra le altre cose, hanno scoperto che "naso lungo" e "gambe corte" c'entrano poco con le bugie: invece, quando le diciamo ci spunta un sorriso.
Con quella faccia un po' così. Gli studiosi hanno scoperto che, statisticamente, chi è sincero, quando risponde alle domande, contrae gli occhi sforzandosi di ricordare la risposta giusta.
Chi mente invece sfodera un finto sorriso: è il cosiddetto sorriso di Duchenne - dal nome dello studioso francese che l'ha analizzato - quello con i muscoli delle guance tirati verso i muscoli degli occhi. Finora questo sorriso è sempre stato associato a una genuina sincerità, ma i ricercatori rivelano invece che maschera subdole menzogne.
L'interrogatorio. Per lo studio hanno analizzato 1,3 milioni di frame video di diverse espressioni facciali. Tutte sono state ottenute facendo interagire coppie di individui, con uno che pone domande seguendo un protocollo e l'altro che risponde. A volte con sincerità, altre volte (su indicazione) mentendo.
Gli studiosi hanno esaminato le espressioni dei candidati e le hanno catalogate, ed è in questo modo che hanno rilevato le espressioni ricorsive: al momento di mentire i volontari "indossavano" sempre la stessa espressione, sfoggiando un sorrisetto di circostanza.
Col naso caldo. Questo significa che in futuro chi vuole dire una bugia potrà cambiare espressione e mascherare meglio la sua menzonga? Fortunatamente no: gli studiosi hanno visto che il sorriso di Duchenne è involontario: non è possibile tenerlo sotto controllo. Così come non è possibile mantenere... il naso freddo: qualche anno fa due ricercatori dell'Università di Granada avevano rilevato infatti che le bugie fanno scaldare la zona intorno al naso e quella corrispondente all'angolo interno degli occhi.