Viene dato talmente per scontato da essere quasi un luogo comune, e finora anche la scienza ha fornito più di un puntello a sostegno della teoria che uomini e donne siano diversi non solo nelle caratteristiche anatomiche ovvie, ma perfino nel cervello. È davvero così? Un nuovo studio mette in dubbio che la diversità tra maschi e femmine vada oltre la sfera dei genitali e si estenda, come a lungo è stato considerato, per esempio al cervello.
Cervelli diversi. Molte ricerche danno per scontata l’esistenza di un cervello “femminile” e di uno “maschile”, con tratti e caratteristiche che renderebbero possibile distinguerli in due categorie. Vedi, per esempio, gli studi del 2013 citati nelle foto in questa pagina.
Un gruppo di ricercatori di vari istituti di ricerca israeliani, tedeschi e svizzeri nega invece che questa suddivisione in due classi sia possibile. Per lo studio, appena pubblicato sulla rivista Pnas, gli scienziati guidati da Daphna Joel dell’università di Tel-Aviv hanno analizzato le scansioni ottenute con la risonanza magnetica di oltre 1.400 cervelli, provenienti da quattro diversi insiemi di dati.
Sono state prese in considerazione diverse strutture anatomiche, in particolare il volume, che è tra quelle di solito considerate più diverse tra maschi e femmine, e il grado di connessioni tra diverse aree cerebrali, anche questo più volte considerato un indice della differenza tra maschi e femmine.
Un mosaico. In conclusione, secondo l’analisi dei ricercatori, non è stato possibile identificare i cervelli come prevalentemente maschili o femminili, e quindi dividerli in categorie separate. Solo il 6 per cento è risultato avere tratti prevalentemente tipici di un sesso o dell’altro, mentre la maggioranza è risultata un misto imprevedibile di caratteristiche maschili o femminili.
«Anche quando si considerano caratteristiche le più ampie differenze legate al sesso, ciascun cervello è un mosaico unico di tratti, alcuni dei quali possono essere più in comune con le femmine rispetto ai maschi, altri più con i maschi che con le femmine, e altri ancora in comune con entrambi», commentano gli autori. Ciascun cervello ha, indipendentemente dal sesso del suo “portatore”, un mix di caratteristiche maschili e femminili.
nessun sesso di default. Questi risultati, secondo gli autori dello studio, smentiscono anche l’ipotesi fino ad oggi largamente sostenuta che il cervello sia femminile “di default” e che nel corso dello sviluppo siano le caratteristiche considerate maschili a differenziarsi dalla forma base. Questi dati sono più in linea con la teoria che mascolinizzazione e femminilizzazione siano due processi separati, e che la differenziazione in un senso o nell’altro avvenga in maniera indipendente nei diversi tessuti del cervello.
Da maschi e da femmine. Oltre all’anatomia e alla fisiologia dello sviluppo cerebrale, le conclusioni dei ricercatori riguardano anche aspetti più vicini alla vita quotidiana. Anche prendendo in considerazione le misure di varie caratteristiche psicologiche, tratti del comportamento, abitudini, interessi in relazione al sesso (per esempio, "preferenza per i videogiochi oppure per i talk-show"), non hanno trovato che sia possibile raggrupparle nelle tradizionali categorie “da maschi” e “da femmine”.
Nella stragrande maggioranza dei casi, ogni individuo risulta un mix di preferenze di solito considerate prettamente maschili o femminili.