Psicologia

«Maestra. Lui mi picchia più forte!»

Il nostro cervello minimizza i colpi che diamo. Ecco perché i litigi peggiorano.

«Maestra. Lui mi picchia più forte!»
Il nostro cervello minimizza i colpi che diamo. Ecco perché i litigi peggiorano.

Una zuffa tra bambini. Una ricerca confermerebbe quanto affermano i bambini e cioè che durante una lotta, l'avversario colpisce più forte. In realtà è il cervello a percepire diversamente i colpi subiti rispetto a quelli dati.
Una zuffa tra bambini. Una ricerca confermerebbe quanto affermano i bambini e cioè che durante una lotta, l'avversario colpisce più forte. In realtà è il cervello a percepire diversamente i colpi subiti rispetto a quelli dati.





La sensazione di forza messa nel dare un colpo è diversa da quella di forza percepita. È una conclusione sui sono giunti alcuni studiosi inglesi, e il lavoro, pubblicato sulla rivista scientifica Science, fa pensare che il cervello di ogni bambino sia predisposto per giudicare più forte un colpo ricevuto piuttosto che uno dato. Sukhwinder Shergill e i suoi colleghi dell'University College di Londra hanno condotto una serie di esperimenti in cui hanno chiesto a due soggetti di rispondere con la stessa forza alla pressione di un dito. In breve la forza applicata è andata crescendo. Questo perché, secondo i ricercatori, quando il cervello pianifica un movimento, minimizza la sensazione del movimento stesso, perché questo permette all'apparato sensorio di prestare più attenzione alle sensazioni che vengono dall'esterno.
Questo risultato potrebbe anche spiegare perché i litigi diventano sempre più violenti man mano che procedono. Ogni litigante pensa di aver colpito l'avversario con una forza inferiore rispetto ai colpi ricevuti.

(Notizia aggiornata al 14 luglio 2003)

11 luglio 2003
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