L'assunzione di Lsd riduce la capacità di differenziare tra se stessi e gli altri e gioca quindi un ruolo importante nelle interazioni sociali. In base a un nuovo studio pubblicato da un gruppo di ricercatori sul Journal of Neuroscience, la dietilammide dell'acido lisergico (l'Lsd, appunto) altera l'attività di alcune regioni cerebrali incaricate di distinguere tra l'esperienza del sé e quella degli altri.
L'esperimento. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Zurigo è giunto a questa conclusione analizzando il ruolo del recettore della serotonina 2A, implicato nelle interazioni sociali e che risulta danneggiato in molti disturbi psichiatrici. Nei test ognuno dei partecipanti doveva comunicare con un avatar virtuale (dalle sembianze umane) attraverso lo sguardo, per completare una serie di "compiti di attenzione", in cui l'uno o l'altro dovevano "assumere la guida" del gioco. I volontari hanno assunto, in tre diverse occasioni, Lsd insieme a ketanserin (un farmaco che ne blocca gli effetti), Lsd più placebo e solo placebo.
Usando la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e un sistema di eye-tracking (cioè, che traccia il movimento degli occhi), i ricercatori hanno scoperto che l'Lsd interferiva con le capacità dei partecipanti di coordinare la propria attenzione con quella del personaggio virtuale mentre entrambi osservavano un oggetto sullo schermo.
Limiti che cadono. In particolare l'Lsd ha ridotto l'attività nelle aree cerebrali che risultano importanti per stabilire un senso del sé (la corteccia cingolata anteriore e quella temporale). Soprattutto, l'Lsd ha reso più difficile coordinarsi in questi compiti di attenzione: chi l'aveva assunta faticava a distinguersi dal personaggio virtuale, e non era quindi chiaro chi dei due dovesse "condurre" il gioco. Il ketanserin ha invece bloccato questi effetti.
Prospettive. L'Lsd sembra quindi avere un ruolo importante su questo sistema di recettori, che potrebbero essere presi di mira nel trattare disturbi che comportano un eccessivo focus su se stessi, come la depressione, o quelli in cui il senso del sé è invece disperso e incoerente, come la schizofrenia.