Psicologia

Lavorare a casa? Non sempre è meglio.

Un'inchiesta svela pro e contro del lavoro a domicilio. Che non sempre è un toccasana.

Lavorare a casa? Non sempre è meglio.
Un'inchiesta svela pro e contro del lavoro a domicilio. Che non sempre è un toccasana.

Spesso i lavori a domicilio si svolgono in spazi angusti e scomodi. Ma in piena libertà di gestione del tempo.
Spesso i lavori a domicilio si svolgono in spazi angusti e scomodi. Ma in piena libertà di gestione del tempo.

Uno studio che ha coinvolto i dipendenti che hanno scelto di lavorare a casa ha chiarito i benefici (ma anche gli svantaggi) di un lavoro lontano dall'ufficio. Lo studio, condotto da Jeanne Moore e Tracey Crosbie dell'università del Teeside, in Inghilterra, ha significato intervistare oltre 100 lavoratori che, pur come dipendenti, conducono la loro attività a casa. I vantaggi, secondo Moore e Crosbie, sono evidenti: orario flessibile, indipendenza, libertà dai controlli.
Ma ci sono anche molti svantaggi; il più importanti di essi è l'invasione delle attività lavorative anche nella vita privata. Le ore di lavoro si dilatano, gli impegni familiari e quelli di impegno si sovrappongono, chi ha dei bambini trova a volte difficile lavorare a casa, specie se non può permettersi la baby-sitter. Ma non è finita qui. Chi è impegnato in attività tradizionali, come l'imballaggio e il montaggio di strumenti, ha meno controllo sul proprio lavoro, e addirittura meno spazio fisico per svolgerlo. Gli uomini e le donne hanno diverse esperienze del lavoro a casa, perché le seconde hanno spesso più difficoltà degli uomini a mettere insieme responsabilità lavorative e di gestione domestica.
Il vantaggio maggiore del lavoro a casa, cioè la flessibilità, porta anche però un superlavoro, in quanto chi non riesce a gestire una ferrea disciplina lavora anche di sera e nei week-end.

(Notizia aggiornata al 6 maggio 2003)

28 aprile 2003
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