Psicologia

La pubblicità mostra i muscoli

I maschi sono frustrati dalle immagini diffuse dalla pubblicità, lo dimostra uno studio recente.

La pubblicità mostra i muscoli
I maschi sono frustrati dalle immagini diffuse dalla pubblicità, lo dimostra uno studio recente.

Sfoggiare una muscolatura impeccabile è il sogno di molti uomini: nella maggior parte dei casi, però, destinato a rimanere tale. Con ovvie conseguenze sulla stima di sé.
Sfoggiare una muscolatura impeccabile è il sogno di molti uomini: nella maggior parte dei casi, però, destinato a rimanere tale. Con ovvie conseguenze sulla stima di sé.

Mettete la pubblicità di un dopobarba in cui dallo schermo ammicca un fusto tutto muscoli e addominali guizzanti. Girato l'occhio sui rotoli della propria pancetta, un uomo può essere tentato a iscriversi immediatamente in palestra o a deprimersi per la propria deludente immagine. Anche gli scienziati hanno cominciato a preoccuparsi della percezione che i maschi hanno del proprio corpo: così Stacey Tanleff-Dunn e Daniel Agliata della University of Central Florida hanno misurato su un gruppo di studenti le insoddisfazioni che possono derivare dall'esibizione mediatica di corpi perfetti.
Pubblicità demoralizzante. Nell'ultimo numero della rivista Journal of Social and Clinical Psychology, viene presentato un esperimento che ha coinvolto 158 uomini, divisi in due gruppi. Al primo è stata mostrata una serie di spot pubblicitari in cui i protagonisti erano uomini comuni, trentenni in abbigliamento casual ripresi nella vita di tutti i giorni. Il secondo gruppo, invece, ha assistito alla presentazione di profumi e deodoranti da parte di giovani maschi scolpiti e abbronzati.
Il questionario seguito alla visione delle pubblicità andava, poi, a indagare la percezione che ognuno degli intervistati aveva di sé e del proprio corpo. Inutile dire che sono risultati molto più depressi e scontenti di sé coloro che avevano assistito alla carrellata di corpi perfetti. “Il livello di muscolosità e sex-appeal idealizzato dai media spesso non può essere raggiunto dall'uomo comune” spiega Tantleff-Dunn. “Gli uomini vedono più di una discrepanza tra come vorrebbero apparire o pensano sia necessario e quello che vedono allo specchio”. La ricerca avrebbe lo scopo di convincere le persone ad avere aspettative più realistiche della propria persona e degli altri.

(Notizia aggiornata al 5 maggio 2004)

5 maggio 2004
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