Psicologia

La paura di ragni e serpenti è davvero innata

La vista di una di queste creature incute timore già a sei mesi di vita, prima ancora che si possa imparare a temerle: nella nostra storia evolutiva, questa fifa ci ha salvato la pelle.

Aracnofobici si nasce o si diventa? Ogni tanto la domanda torna a galla, ma ora uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology sembra confermare l'ipotesi che la paura dei ragni (e dei serpenti) sia una caratteristica innata della nostra specie.

Un gruppo di scienziati del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences ha voluto indagare le origini di questa avversione sui volontari più innocenti e meno influenzati dall'esperienza: bambini di sei mesi, ancora troppo piccoli per aver appreso il timore di creature striscianti o su otto zampe.

animali velenosi, veleno, pungiglioni, serpenti, scorpioni, ricci di mare, vespe, meduse
La vicinanza dei serpenti avrebbe influito sull'evoluzione della vista dei nostri antenati: leggi come. © Shutterstock

Al sicuro. Seduti sulle ginocchia dei genitori, i bebè hanno potuto vedere immagini di ragni o fiori, in un esperimento, e di serpenti o pesci, in un secondo test.

Un sistema di eye tracking agli infrarossi ha misurato la dilatazione delle loro pupille - un parametro che in condizioni di luce costante, dà la misura della norepinefrina liberata (un neurotrasmettitore implicato nelle reazioni di attacco o fuga e rilasciato nelle situazioni di forte stress).

Attenzione, pericolo. Le immagini di ragni e serpenti hanno causato la maggiore dilatazione di pupille tra tutti gli stimoli. Nel caso dei ragni, la dilatazione media è stata di 0,14 mm, contro gli 0,03 dei fiori. Il divario tra figure di serpenti e pesci è stato minore - forse perché si tratta in entrambi i casi di creature viventi - ma sempre sbilanciato a favore dei primi.

Paura che protegge. Il nostro cervello sembra quindi identificare ragni e serpenti come "pericolo", in modo molto veloce e prima ancora che possiamo imparare a temerli. La ragione sarebbe di tipo evolutivo: quello che oggi ci disgusta, un tempo era una minaccia per la sopravvivenza dei nostri antenati.

24 ottobre 2017 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us