"Coronavirus: vomiti, poi tossisci e poi o guarisci o muori". Questa è la frase scritta da un bambino svedese di sei anni sotto al suo disegno fatto durante la pandemia da covid. È uno dei 91 disegni fatti da bambini tra i quattro e i sei anni a tema pandemico raccolti in uno studio dall'Università di Uppsala (Svezia), e dal quale è emerso che la covid ha lasciato un profondo segno sui più piccoli. Anzi, che molti di loro hanno capito come proteggersi dal coronavirus meglio di alcuni adulti. I risultati sono stati pubblicati su Acta Pediatrica.


Chiusure, malattia e mancanza dei nonni. Analizzando i disegni, i ricercatori hanno potuto dimostrare che anche i bambini più piccoli sono stati molto colpiti dalla pandemia da covid: i disegni mostravano immagini dettagliate della malattia, della morte e delle attività cancellate a causa dell'emergenza sanitaria. Paura, preoccupazione e mancanza dei nonni erano altri temi molto presenti. Alcuni bambini rappresentavano il coronavirus come un mostro, altri invece spiegavano come proteggersi dal contagio.


Più informati del previsto. Ciò che ha stupito gli autori è che i bambini, pur nei limiti della loro giovanissima età, erano molto informati sul funzionamento del virus e del contagio: ne conoscevano la diffusione, le caratteristiche e i sintomi provocati dalla malattia. «Come ricercatore con un passato nelle scienze infantili e giovanili, mi piacerebbe sviluppare ulteriormente questo metodo», afferma Maria Thell, una degli autori. Il prossimo passo è analizzare altri disegni di bambini dai 7 agli 11 anni, per capire qual è stato l'impatto della pandemia in questa fascia di età.