Guerrafondai e narcisisti sembrano legati da un comune destino. O meglio, dallo stesso modo di comportarsi. Sembra infatti che le guerre vengono iniziate con più frequenza (e spesso perdute) da un tipo particolare di persone: quelle ultra fiduciose nelle proprie capacità e narcisiste.
La notizia non è una novità, ma ora l'ipotesi dovrebbe avere finalmente una solida base scientifica grazie a uno studio della Princeton University (USA).
L’esperimento ha coinvolto 200 volontari ai quali è stato chiesto di giocare, uno contro l’altro, al computer in una sorta di Risiko.
Ai giocatori erano stati dati 20 dollari per la partecipazione all'esperimento, ma ne erano stati promessi altri 10 se avessero vinto, o ammassando una quantità di ricchezza maggiore rispetto all'avversario, o sconfiggendolo completamente.
Prima dell’inizio della “guerra, inoltre, a ogni giocatore era stato chiesto di valutare se stesso, stilando una classifica e facendo una previsione su come se la sarebbe cavata rispetto agli altri 199 partecipanti.
I dati raccolti dal gioco hanno offerto risultati interessanti: i soggetti più aggressivi (lanciavano attacchi non provocati) erano i maschi e soprattutto erano molto fiduciosi nelle proprie capacità. Chi attaccava per primo si era collocato in media al 60esimo posto nella autoclassifica stilata prima dell'inizio del gioco, mentre chi era un po' più dubbioso, si era classificato in media al 75esimo.
Rispetto invece altre credenze popolari, i livelli di testosterone non erano un fattore chiave nello spingere qualcuno a dichiarare guerra, mentre un'analisi psicologica alla fine della partita, ha indicato che i guerrafondai maschi (e non le femmine) erano tendenzialmente più narcisisti.