Molto spesso nei quartieri più poveri delle città americane i cibi più acquistati sono di bassa qualità e poco salutari, il cosiddetto junk food, a scapito di prodotti più buoni. Le campagne di convincimento non sempre riescono a modificare le abitudini d’acquisto, anche perché a volte frutta e verdura sono difficili da vedere negli scaffali, poco disponibili e di costo elevato. Alcuni ricercatori americani hanno quindi sperimentato un metodo più diretto, che ha funzionato.
Più mele, meno merendine. Hanno collocato sul pavimento di alcuni supermercati grosse frecce verdi (1,8 m x 0,9 m) che indicano la direzione degli scaffali dove si possono acquistare i cibi più sani. Le frecce avevano anche scritte ed emoticon che facilitavano l’approvazione sociale. Il lavoro è stato pubblicato su Journal of nutritional education and behavior. Il risultato è stato un aumento dell’acquisto di prodotti più salutari, senza una sostanziale modifica del budget per la spesa da parte dei clienti. In altri supermercati, usati come controllo e privi di segnaletica, le abitudini di acquisto sono rimaste invariate.
Rivoluzione nei cibi. Il lavoro è stato replicato in altri supermercati con una demografia diversa, e diverse fasce di reddito, e ha avuto risultati simili. Secondo i ricercatori, il metodo potrebbe portare a un profondo cambiamento delle abitudini alimentari, specie nelle fasce di popolazione più esposte a cibi che producono disturbi come l’obesità e malattie dismetaboliche, per esempio il diabete. Il tutto senza che debbano spendere di più.