Le tecniche di imaging applicate alla psicologia ci stanno rivelando un essere umano sempre più "fragile". Un gruppo di ricercatori dell'Università della North Carolina, utilizzando la tecnica di risonanza magnetica funzionale (fMRI) per visualizzare l'attività cerebrale, ha identificato le regioni cerebrali che si attivano quando una persona prende decisioni in modo del tutto impulsivo. E in uno dei primi studi comportamentali avviati su quest'area hanno messo a confronto l'attività cerebrale di soggetti ex-alcolisti con quella di persone che non hanno mai avuto problemi di dipendenza da sostanze. Posti di fronte alla scelta di ottenere immediatamente una piccola ricompensa in denaro oppure di dover aspettare per averne una più consistente, è risultato che i primi scelgono la ricompensa immediata con una probabilità tre volte più alta rispetto al gruppo di controllo. Risultato indicativo, secondo i ricercatori, di un comportamento più impulsivo, e che suggerisce la possibilità che nelle persone con una storia di abuso da sostanze il cervello non sia in grado di elaborare pienamente le conseguenze a lungo termine delle proprie scelte.