La percezione non è necessariamente una fedele riproduzione della realtà. Piuttosto, è il risultato indiretto di meccanismi cerebrali, che possono essere "hackerati" per farci vedere, o sentire, qualcosa che non esiste. Preparatevi a strofinarvi gli occhi davanti alle illusioni ottiche finaliste del Best Illusion of the Year Contest, il concorso più... sfuggente e ingannevole dell'anno. Qui sotto vi proponiamo i video delle cinque illusioni finaliste e di altre cinque selezionate tra quelle che più hanno colpito la giuria. La competizione è stata organizzata dalla Neural Correlate Society e supportata dal Museum of Mind.
Quale asse? Il vincitore di quest'anno è lo statunitense Frank Force con questa Dual Axis Illusion (illusione del duplice asse). In effetti, la figura sembra ruotare contemporaneamente sull'asse verticale e su quello orizzontale! Qualche suggerimento cromatico nel corso del video vi aiuterà ad "aggiustare" la percezione a comando, cambiando direzione di rotazione.
Colori cangianti. Haruaki Fukuda, scienziato cognitivo dell'Università di Tokyo, ha conquistato il secondo posto con un'illusione che permette di vedere file di puntini che si muovono sia dall'alto verso il basso, sia da sinistra verso destra. Nel primo caso, i puntini appaiono di colore verde e rosso; nel secondo, sembrano gialli. Una curiosità: concentrandovi potete cambiare il tipo di percezione acquisita.
Tripudio di rotazioni. Al terzo posto troviamo l'Illusione dei cerchi rotanti degli statunitensi Ryan E B Mruczek e Gideon Paul Caplovitz, del College of the Holy Cross e dell'Università del Nevada di Reno. Anche se il cerchio centrale si muove sempre allo stesso modo, con una semplice "rotazione sul posto", i cambiamenti attorno ad esso fanno sì che lo si veda compiere movimenti in verticale, in orizzontale e persino seguire un perimetro triangolare.
Mostri fatti di dita. L'illusione ottica più spaventosa dell'elenco è stata realizzata da Kenri Kodaka della Naoya City University in Giappone semplicemente sfruttando una telecamera, uno specchio e alcune mani libere. L'esperimento, spiega lo scienziato, «permette di comprendere la difficoltà sostanziale nel separare il senso di ownership (appartenenza) dal nostro corpo in modo volontario».
la sagoma perpetua. Un altro finalista dal Giappone: Kokichi Sugihara della Meiji University ha concorso con un oggetto tridimensionale a forma di uccellino. Quando la scultura viene fatta ruotare sull'asse verticale di 180 gradi, appare esattamente nello stesso modo di prima: sembra mostrare sempre la medesima faccia.
Mi girano le eliche. Provate ora a guardare il video qui sotto con entrambi gli occhi aperti, ma oscurandone uno con la mano (o con un filtro scuro).
Noterete che i puntini formano eliche tridimensionali, che ruotano in direzioni opposte in base all'occhio usato. Quando il filtro è posto sull'occhio sinistro, le eliche sembreranno ruotare in senso orario; se invece coprite il destro, la rotazione avverrà nel verso opposto. Osservato senza filtri, ma strizzando entrambi gli occhi per peggiorare la messa a fuoco, il moto apparirà diretto verso l'alto per un'elica e verso il basso per l'altra.
Parallelepipedo impossibile. Questo graffito 3D metterà in discussione tutto quello che credete si sapere sul concetto di prospettiva. Un consiglio: se non riuscite a capire da che parte osservarlo, aspettate con pazienza la fine del video!
Scacchiera magica. Che c'è di nuovo nel gioco del tris? Nel gioco in sé nulla, ma alcune caselle sono più scure delle altre. Ve ne eravate accorti? I bordi rosa rendono impossibile notarlo, perché cancellano le piccole differenze di luminosità che il sistema visivo sfrutta per cogliere i contrasti cromatici. Si dice che ostacolano l'inibizione laterale, ossia il processo percettivo per il quale l'eccitazione selettiva di alcuni recettori retinici provoca la contemporanea inibizione dei recettori circostanti.
L'arte prende vita. Questa illusione è un tuffo in un quadro del Settecento che mostra una barca in balia di una tempesta. L'effetto di movimento è stato raggiunto facendo spostare ogni elemento in avanti e in indietro per un breve periodo di tempo, e proponendo poi le immagini in positivo o in negativo, giocando sui contrasti di luminosità.
da questa parte... o no? In che direzione puntano queste frecce di cartone? Dipende da dove le si osserva: se ne ammirate il riflesso nello specchio, rischierete di rimanere un po' disorientati.