Psicologia

Il dolore reale fa meno male di quello probabile

Meglio una botta oggi o un pizzicotto (forse) domani? La risposta è meno ovvia di quanto si creda.

Preferireste ricevere una piccola, ma dolorosa scossa elettrica subito, o correre la metà delle probabilità di avvertirla domani? È un dilemma meno banale di quanto si pensi. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications, la possibilità di un dolore futuro induce più stress di un dolore certo.

Una brutta sorpresa. I ricercatori dell'University College London hanno chiesto a 45 volontari di cimentarsi in un gioco online in cui dovevano sollevare pietre virtuali. Sotto alcuni dei massi si celava un serpente, alla scoperta del quale i partecipanti ricevevano una scossa elettrica. Dopo un po' di pratica i soggetti hanno imparato a riconoscere le rocce "preferite" dai serpenti, ma con il tempo la difficoltà è aumentata e le chance di trovarne uno sono diventate sempre più casuali.

Un utile stato di allerta. Gli scienziati hanno misurato il livello di stress di ciascuno, attraverso la sudorazione e la dilatazione delle pupille: i volontari sono apparsi più stressati e ansiosi quando non avevano idea di cosa ci fosse ad aspettarli sotto alle pietre, rispetto a quando avevano la certezza della scossa. Ma tutta quest'ansia non è stata vana. Chi aveva dato maggiori segni di stress si è dimostrato anche più bravo e accurato nel prevedere che cosa celassero i massi.

Meglio saperlo. I risultati sono in linea con quelli di alcuni studi precedenti: altre ricerche avevano dimostrato come l'incertezza sull'intensità di una scossa fosse più stressante della certezza di una scossa forte; o come chi lavora con un capo che lo tratta a volte male, a volte bene sia più stressato di chi si è ormai rassegnato al caratteraccio del "boss".

30 marzo 2016 Elisabetta Intini
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