La felicità si può comprare? L'eterna domanda si arricchisce oggi di una possibile, ulteriore risposta: sì, se con i soldi ci regaliamo tempo libero da trascorrere come più ci piace. Stanziare denaro per liberare tempo dà molta più soddisfazione che impiegarlo per acquistare beni materiali, indipendentemente da quanto si è ricchi: lo rivela uno studio della Harvard Business School condotto su 6.271 persone tra Canada, Stati Uniti, Olanda e Danimarca.
«Chi paga qualcuno che pulisca la casa o falci l'erba potrebbe finire per sentirsi pigro, ma i nostri dati suggeriscono che acquistare tempo abbia sulla felicità gli stessi benefici di avere più soldi» spiega Ashley Whillans, a capo della ricerca. Passate ricerche avevano infatti evidenziato come, fino a una certa soglia, il denaro possa contribuire a soddisfazione e benessere psicologico.
Vale per tutti. I partecipanti hanno risposto a questionari in cui si chiedeva se fossero inclini a spendere denaro per guadagnare tempo libero, e nel caso, quanto ogni mese. Hanno anche dovuto stimare quanto soddisfatti fossero della propria vita e quanto pressante sentissero la mancanza di tempo. Chi era più disposto a investire somme in tempo libero ha anche riportato un maggiore livello di soddisfazione generale, minore pressione e un umore migliore. Non vale solo per i milionari: anche una piccola spesa spostata da un oggetto materiale a uno sgravio di fatica fa la differenza.
Non viene spontaneo. Ma la parte forse meno scontata dello studio riguarda la predisposizione a spendere per liberare tempo. Quasi la metà degli 818 milionari presenti tra gli intervistati ha detto di non spendere denaro per appaltare ad altri i compiti più laboriosi e richiedenti tempo. Un'altra parte di soggetti composta da 98 lavoratori, invitata a pensare a come avrebbe speso una somma inaspettata di 40 dollari, ha dichiarato che avrebbe investito in risparmio di tempo soltanto nel 2% dei casi.
Anche se spendere per avere tempo libero ci rende felici, in pochi sono disposti a farlo, anche tra coloro che possono permetterselo: forse, ipotizzano i ricercatori, perché facendolo si ha la sensazione di non essere più padroni del proprio tempo.