Nelle nostre conversazioni a tu per tu c'è quasi sempre un terzo incomodo: il classico smartphone a portata di sguardo, perché "se no non lo sento".
Secondo uno studio statunitense appena pubblicato su Environment and Behavior, basta la sola presenza di un cellulare per ridurre la qualità di una conversazione e il livello di empatia con l'interlocutore. Soprattutto, se stiamo parlando con un amico di lunga data.
Un ospite ingombrante. L'ampio studio della Virginia Tech University conferma in condizioni ambientali i risultati di una ricerca di laboratorio del 2013: non serve armeggiare attivamente con il telefono per essere distratti. È sufficiente averlo appoggiato sul tavolo.
«La sola presenza delle tecnologie mobile ha il potenziale di distrarre dalle interazioni volto a volto; si perdono dettagli come le espressioni del viso, i cambi di tono nella voce del partner, e c'è meno contatto visivo» spiega Shalini Misra, principale autrice del paper.
Due chiacchiere per la scienza. I ricercatori hanno assegnato a 200 coppie di volontari un tavolino in un bar e due argomenti di conversazione: uno frivolo e uno più serio. Senza farsi vedere, hanno osservato per 10 minuti i gesti dei soggetti, per notare se uno dei due o entrambi appoggiassero il cellulare sul tavolo o lo tenessero in mano.
con la testa altrove. Il gradimento delle conversazioni è stato poi testato con un questionario. Una volta esclusi altri fattori come genere, età, provenienza e umore dei partecipanti, le conversazioni avvenute in presenza di uno smartphone sono state giudicate meno coinvolgenti rispetto a quelle condotte senza l'"intruso" digitale. E questo indipendentemente dall'importanza dell'argomento trattato e dal numero di volte in cui il cellulare è stato guardato.
Iperconnessi. La presenza del cellulare porterebbe continuamente l'attenzione ad altri contesti e su altre persone. E l'effetto è ancora più marcato nelle coppie che già si conoscono. Segno che sono proprio i rapporti più consolidati quelli più "a rischio" interferenze.