Psicologia

Gli amici vanno e vengono. Ma si contano sempre sulle dita di una mano

Il volto dei vostri più stretti confidenti può anche cambiare: quello che rimane tendenzialmente invariato è il loro numero.

Cresciamo, ci trasferiamo, cambiamo scuola e lavoro, e - con essi - anche le nostre amicizie. Solo una cosa rimane invariata nonostante il passare del tempo: il numero di quelli che chiamiamo "veri amici". È quanto dimostra uno studio condotto in Gran Bretagna recentemente pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.

«Indipendentemente da quanti amici si hanno su Facebook, la maggior parte delle persone mantiene solo un piccolo numero di legami intensi dal punto di vista emotivo» spiega Jari Saramäki, scienziato computazionale ed esperto di social network della Aalto University School of Science di Espoo (Finlandia).

Queste relazioni sono importanti per il nostro benessere psicologico ma vengono messe a dura prova dalla mancanza di tempo, dal logoramento e dalla distanza. Il gruppo di ricerca ha voluto verificare che cosa succede a tali legami in un momento molto delicato della vita di un ragazzo: il passaggio dalla scuola superiore all'Università.

Gli scienziati hanno reclutato 24 studenti inglesi di età compresa tra i 17 e i 19 anni, metà maschi e metà femmine, che stavano passando dalla scuola superiore agli studi universitari. A tutti è stato fornito un contratto telefonico di 18 mesi con 500 minuti di telefonate gratis al mese e sms illimitati.

Ogni soggetto ha dovuto inoltre compilare una lista di amici e familiari con i rispettivi numeri di telefono, e abbinare a ciascuno una valutazione del tipo di legame su una scala da 1 a 10 (in cui 10 indica un legame emotivamente molto intenso).

All'inizio dello studio, tutti i partecipanti vivevano nella stessa città. Al termine, 10 si erano trasferiti altrove in Inghilterra per ragioni di studio. I ricercatori hanno registrato durata e destinatari delle loro chiamate, chiedendo loro di compilare nuovamente il questionario sulle amicizie dopo 9 e 18 mesi dall'avvio dell'esperimento.

Le persone valutate come più amiche nel questionario sono state quelle che hanno ricevuto il maggior numero di chiamate (e le chiamate più lunghe). E benché i nomi in cima alla lista dei "migliori amici" abbiano subito diverse variazioni e rimpiazzi durante i 18 mesi, il loro numero e il tempo ad essi dedicato è rimasto pressoché sempre invariato.

Un esempio? I tre maggiori contatti di ogni studente hanno ricevuto tra il 40 e il 50% delle sue chiamate totali. Come se - al posto che piangere sui vecchi amici lasciati al liceo - gli studenti li avessero semplicemente rimpiazzati con nuovi legami altrettanto forti. Gli unici a non subire grandi oscillazioni nella "classifica" degli affetti sono stati i parenti.

Ulteriori ricerche serviranno ad appurare come si comporti il network di amicizie in altri periodi della vita.

Per esempio, è possibile che dopo l'Università il numero di amici stretti tenda a restringersi e a "congelarsi" - in altre parole, quelli sono gli amici che ci porteremo appresso per il resto dei nostri giorni.

Lo studio sembrerebbe comunque suggerire che esista una sorta di limite al numero di legami stretti che gli esseri umani sono capaci di allacciare. Anche se i dati - sottolineano gli esperti - vanno trattati con una certa cautela, dato il campione ridotto di soggetti esaminati (e visto che stare 24 ore su 24 al telefono non è l'unico modo per alimentare un'amicizia).

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Amici bestiali
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8 gennaio 2014 Elisabetta Intini
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