Le vostre notti sono - oniricamente parlando - sempre piuttosto movimentate? Forse vi interesserà sapere che i sogni e gli incubi più bizzarri prendono forma a notte fonda, e non nelle prime ore di sonno. Almeno secondo quanto sostenuto in una ristretta, ma curiosa ricerca ripresa dal sito del magazine Time.
Sonni interrotti. Un gruppo di ricercatori guidato da Josie Malinowski, docente di Psicologia cognitiva all'Università del Bedfordshire, Regno Unito, ha monitorato il sonno di 16 soggetti nel corso di due notti. Quando le onde cerebrali e il movimento delle palpebre dei partecipanti indicavano un sogno in pieno svolgimento, i poveretti sono stati svegliati per raccontare che cosa stessero sognando.
Intensità crescente. Ogni partecipante è stato svegliato per 4 volte a notte, e al mattino seguente ha dovuto rispondere a un questionario sul contenuto dei propri sogni. Dalle risposte è emerso che la stranezza e la carica emotiva - positiva o negativa - dei sogni sono andate intensificandosi con il passare delle ore.
Sulla realtà e oltre. Nelle prime ore della notte sono stati riferiti sogni legati alle notizie che i volontari avevano appreso dai media durante il giorno. Mentre mano mano che le ore passavano, sono spuntati sogni sempre più strani e inverosimili (come il classico bestione mitologico che irrompe in giardino). Anche i sogni riguardanti eventi della vita personale di ciascuno sono risultati più vividi e frequenti a notte fonda (scopri altre 6 cose che possono influenzare i tuoi sogni).
Strumento terapeutico. «I sogni sono un regno franco. La gente spesso ne prende le distanze e si sente come se non li avesse generati perché sono troppo bizzarri. Eppure sono un modo sano e onesto per conoscere noi stessi» commenta Malinowski. Esplorare il contenuto dei sogni, anche i più curiosi, potrebbe aiutarci a comprendere meglio i sentimenti e le emozioni che proviamo da svegli.