Gli schemi decisionali che portano i bambini ad accettare all’interno del gruppo nuovi compagni di giochi sono più complessi di quel che si pensava. Uno studio condotto presso l’Università del Maryland (Usa) ha evidenziato come i piccoli, già a partire dai 4 anni di età, siano in grado di scegliere le amicizie attraverso diverse variabili tra cui le capacità relazionali dell’altro.
Secondo Melanie Killen, responsabile del progetto, i bambini tendono a escludere dal proprio gruppo gli individui eccessivamente timidi o paurosi, e quelli che presentano un qualche deficit nell’interazione con gli altri. Con l’età poi, le dinamiche del gruppo di appartenenza diventano sempre più determinanti nell’accettazione dei nuovi amici ed entrano in gioco fattori quali sesso, razza e cultura. Ansia, forme depressive e solitudine sono i rischi che corrono gli esclusi: comprendere a fondo gli schemi che regolano i comportamenti dei bambini e degli adolescenti è fondamentale perché gli adulti possano intervenire con l'educazione.