Oltre una donna su quattro è stata vittima di violenza da parte del proprio partner almeno una volta nella vita: è quanto stima una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet, che si basa su dati dell'OMS raccolti da 161 diversi Paesi e regioni del mondo. Lo studio, che riguarda il ventennio precovid (2000-2018), restituisce un quadro piuttosto allarmante, nonostante non tenga conto dei problemi emersi durante la pandemia, che hanno portato a un aumento nelle violenze: «La pandemia ha esacerbato i problemi che sfociano in violenza domestica, come l'isolamento, la depressione, l'ansia e l'abuso di alcol, oltre a ridurre l'accesso ai servizi di assistenza per le donne vittime di violenza», sottolinea Claudia García-Moreno, uno degli autori.
Violenze recenti. Lo studio fa riferimento in particolare a donne vittime di violenza (fisica o sessuale, ma non psicologica) da parte di un partner fisso - un marito, un convivente o un partner sessuale a lungo termine. Le stime, che si basano sui risultati di oltre 350 sondaggi condotti dal Global Database on Prevalence of Violence Against Women della OMS, parlano chiaro: il 27% delle donne dai 15 ai 49 anni avrebbe subìto violenza da parte di un partner almeno una volta nella vita, mentre quasi mezzo miliardo di donne (una ogni sette) della stessa fascia di età avrebbe subìto violenza nei 12 mesi precedenti il sondaggio (2018). Ma i numeri, sottolineano i ricercatori, sono probabilmente al ribasso, dal momento che le stime si basano sulle testimonianze dirette delle vittime che spesso, per timore o tabù, non raccontano la verità.
In giovane età. Secondo Lancet quasi un'adolescente (15-19 anni) su quattro avrebbe subìto violenza fisica o sessuale da parte del partner almeno una volta, mentre una ragazza su sei di età compresa tra i 15 e i 24 anni sarebbe stata vittima di violenza nei 12 mesi precedenti al sondaggio. «L'alto numero di giovani donne vittime di violenza è allarmante», sottolinea Lynnmarie Sardinha, coordinatrice dello studio: «questa violenza ha un impatto forte e duraturo sulla loro salute e il loro benessere.»
L'Oceania sarebbe la regione meno sicura dove essere donna, con quasi la metà delle abitanti vittime di violenza da parte di un compagno almeno una volta nella vita; la segue a ruota l'Africa centrale subsahariana, con il 44% di donne vittima di violenza. Le regioni con le percentuali (stimate) più basse di violenza fisica e sessuale sarebbero invece l'Asia centrale e l'Europa centrale, con rispettivamente il 18% e 16%.
I limiti dello studio. A detta degli stessi autori, lo studio presenta alcuni limiti di cui non si può non tenere conto, per esempio il fatto che si basa su dati già raccolti, di cui dà per scontato la qualità e la veridicità. Pur tenendo conto delle limitazioni, le stime restituiscono un quadro allarmante che, come sottolinea Jessica Leight dell'International Food Policy Research Institute, evidenzia «la necessità di sviluppare strategie di prevenzione e riduzione della violenza da parte del partner per le donne di tutto il mondo, in particolare le più vulnerabili».