Gli psicopatici criminali, come i serial killer, potrebbero agire in modo crudele per un deficit cognitivo. È quello che hanno ipotizzato un gruppo di psichiatri del Kings College di Londra, dopo aver analizzato il cervello di alcuni volontari, mentre guardavano alcune facce dalle diverse espressioni. Normalmente la nostra attività cerebrale aumenta di fronte a facce che esprimono qualche emozione - come la felicità, la tristezza o la paura - rispetto a quando ci troviamo di fronte a persone che hanno un’espressione neutra. I criminali con atteggiamento aggressivo e antisociale, presi in esame dagli scienziati, invece, non hanno mostrato questo incremento di attività e quindi nessuna reazione cerebrale di fronte alle espressioni del viso.
Una disfunzione che, secondo gli scienziati inglesi potrebbe spiegare, in parte, la loro indifferenza di fronte al dolore altrui. Se l’ipotesi fosse confermata, curare il malfunzionamento neuronale, potrebbe aiutare a trovare un rimedio per certi comportamenti criminali.
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Nella foto: Theodore Bundy serial killer statunitense accusato di 28 omicidi, ma si pensa pensa abbia ucciso tra le 30 e le 100 persone. Morì sulla sedia elettrica nel 1989.