Una ricerca ha esaminato il cervello di alcune suore per descrivere cosa avviene nel cervello di una persona mentre dichiara di vivere un’intensa esperienza religiosa. Ecco gli interessanti risultati.
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Cosa passa per il cervello a una suora raccolta in preghiera? Una grande attività elettrica e ossigeno... |
Una ricerca scientifica ha studiato la fede religiosa. Sembra un controsenso ma è quanto hanno fatto Mario Beauregard e Vincent Paquettem, i due ricercatori dell’Università di Montreal che hanno esaminato il cervello di alcune suore per descrivere cosa avviene nel cervello di una persona mentre dichiara di vivere un’intensa esperienza religiosa.
Suore come cavie
Gli scienziati hanno chiesto a quindici suore carmelitane di ricordare la più intensa esperienza mistica che abbiano mai vissuto e le hanno sottoposte successivamente a risonanza magnetica. Confrontando le scansioni con quelle fatte “a riposo”, era evidente una maggiore attività elettrica e una maggiore concentrazione di ossigeno nel sangue in almeno 12 aree del cervello.
Alcune di queste aree vengono normalmente attivate dalle forti emozioni, altre sono responsabili invece della percezione della presenza di un’entità superiore. Queste ultime, in particolare, sono nettamente distinte dalle aree coinvolte nelle sensazioni di piacere vissute in presenza di una persona in carne ed ossa.
L’area della fede
I risultati sembrano dimostrare quindi che le sensazioni di profonda beatitudine e di intima unione con un'entità superiore altro non sono che il culmine di una accresciuta attività elettrica in alcune aree del cervello.
Rispetto a ricerche simili già condotte in passato, questa sembrerebbe tuttavia contraddire la teoria secondo cui nel cervello umano si sarebbe venuta a formare, nel corso dell’evoluzione, un’ “area della fede”, una singola regione della corteccia che si attiva mentre viviamo profonde esperienze religiose.
(Notizia aggiornata al 4 settembre 2006)