Psicologia

Lyft o Lift? I consumatori preferiscono marchi con nomi semplici

Quando si tratta di scegliere il nome di un marchio, meglio attenersi a parole semplici senza modificarne la grafia: i consumatori tendono a preferirle e sentirle più sincere.

Scegliere un nome accattivante per una nuova azienda è compito degli esperti di marketing: fino a oggi era pratica comune e ben vista puntare su nomi semplici cambiando qualche lettera per renderli inusuali – come Lyft (un'azienda statunitense simile a Uber) invece di Lift.

Ora uno studio pubblicato sul Journal of Marketing rivela che forse non è proprio una buona idea: la maggior parte dei consumatori percepirebbe i nomi scritti (volutamente) male come poco sinceri, e sarebbe meno propensa a fidarsi dei marchi con nomi di questo tipo.

Clear o Klear? Quasi 3.000 persone hanno partecipato a otto studi sperimentali. Uno di questi prevedeva che dei promoter distribuissero dei campioni gratuiti di soda durante una partita di football in Indiana (Stati Uniti): un marchio si chiamava Deep, l'altro Klear o Clear.

I tifosi potevano scegliere quello che preferivano: quando le opzioni erano Klear o Deep, la scelta ricadeva su Klear nel 48% dei casi; se invece i marchi erano Clear o Deep, il primo vinceva nel 62% dei casi. «A conferma di quanto avevamo previsto, quando i consumatori dovevano scegliere tra un nome non convenzionale e uno familiare, sceglievano il secondo nel 14% dei casi in più», spiega John Costello, coordinatore dello studio.

Trucchetto di marketing. In un altro studio i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti perché valutassero più negativamente un marchio con uno spelling inusuale rispetto a uno scritto in modo corretto: è emerso che ritenevano l'uso di nomi con la grafia scorretta una tattica di marketing, pensata per far apparire il marchio più interessante o di tendenza.

È importante sottolineare che gli studi sono stati condotti su marchi nuovi: «Potrebbe essere che, anni fa, l'uso di grafie inusuali fosse ben visto, e che ora abbiamo stancato», spiega Rebecca Reczek, una degli autori.

A volte piace. In alcuni casi questa strategia di marketing non si ritorce contro l'azienda, quando ad esempio il consumatore percepisce che il motivo dietro alla scelta del nome del marchio è sincero: «Quando il nome viene scelto assieme ai consumatori e non solo dall'azienda, l'effetto boomerang si annulla», spiega Costello.

Un altro caso in cui nomi con grafia inusuale sono addirittura preferibili è quando l'azienda offre al consumatore un'esperienza strana e memorabile, ad esempio aprendo un bar fatto interamente di ghiaccio a Las Vegas – che potrebbe chiamarsi, per dire, Yce Kube.

OCCHIO ALLA SCELTA! Nel complesso, dunque, la scelta di nomi poco convenzionali ha sia aspetti negativi che positivi: «Se l'azienda sceglie un nome con una grafia inusuale, è bene che comunichi chiaramente ai consumatori l'origine del nome durante le prime campagne di marketing, per evitare l'effetto boomerang», conclude Costello.

15 marzo 2023 Chiara Guzzonato
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us