Tutti conosciamo un narciso, vanesio e innamorato di se stesso come la figura mitologica, convinto di essere migliore degli altri e di meritare per questo speciali privilegi e successo. La personalità vira in questa direzione da bambini, anche se le teorie si sprecano sul come e sul perché.
Uno studio appena uscito sulla rivista Pnas dà per la prima volta la colpa, in modo esplicito e fondato su “prove”, allo stile educativo dei genitori: se la famiglia sopravvaluta costantemente il figlio, facendolo sentire irrealisticamente superiore, è più probabile che il bambino diventi un narciso.
Nella sua forma estrema il narcisismo viene considerato un disturbo della personalità, che porta anche a comportamenti aggressivi, e fa aumentare il rischio di disturbi mentali, ansia e depressione; in gradi variabili viene però anche considerato un tratto caratteriale.
Secondo le ricerche, atteggiamenti narcisistici sono maggiormente diffusi nelle società occidentali e sono in crescita costante soprattutto tra i giovani.
DUE TEORIE IN COMPETIZIONE. Su come si formi una personalità narcisistica ci sono due teorie: secondo la cosiddetta teoria dell’apprendimento sociale, è più probabile che i bambini sviluppino tratti narcisistici se i loro genitori li crescono facendoli sentire individui superiori rispetto ai coetanei; secondo quella psicanalitica, a far diventare narcisisti sarebbe la mancanza di calore e di affetto da parte dei genitori verso i figli, che tenderebbero a cercare negli altri l’approvazione che non hanno ottenuto in famiglia.
Narcisismo e autostima. Ricercatori olandesi e britannici hanno sottoposto le due teorie alla prova dei fatti. Un gruppo di oltre cinquecento bambini dai 7 ai 12 anni e i loro genitori hanno risposto per quattro volte nel corso di due anni a una serie di questionari per misurare il livello di narcisismo e di autostima nel caso dei bambini, e l’atteggiamento verso i figli nel caso dei genitori.
Il risultato ha dato ragione alla teoria che a produrre figli narcisi siano i genitori che li considerano “speciali”, e dunque diversi dagli altri, una visione che è al cuore del narcisismo. Quando invece i genitori trattano i figli con affetto e calore, facendoli ritenere persone di valore, ma non migliori degli altri, si sviluppa nei bambini una autostima positiva, molto diversa dal narcisismo.
Difficile equilibrio. Proprio nel tentativo di migliorare l’autostima dei figli, un tratto considerato positivo e utile per una vita equilibrata e di successo, probabilmente, molti genitori finiscono per ricorrere al mezzo che giudicano intuitivamente più efficace: lodi costanti per far sentire unici e speciali i figli.
Invece dell’autostima, però, in questo modo cresce l'idea dei bambini di avere diritto a un piedistallo e a privilegi particolari, che paradossalmente può essere proprio la strada per l’infelicità.
Una dimostrazione in più, se ce ne fosse bisogno, di quanto sia difficile il mestiere di genitori.