Perché cambiamo partner? Se preferite, possiamo rigirare la domanda: perché non cambiamo partner?
Si cambia. Da una parte, cambiamo per cercare "quello giusto", per un senso di indipendenza - giusto o sbagliato che sia - e persino per l'eredità dell'evoluzione (perché, spiegano gli antropologi, siamo monogami seriali). Per qualcuno, ci sono momenti della vita in cui innamorarsi sarebbe una sfortuna: perché l'innamoramento è un'esperienza impegnativa, assorbe molte energie e potrebbe distogliere da traguardi personali che in quel momento non contemplano la coppia.
Non si cambia. D'altro canto, se decidiamo di non cambiare partner è perché la coppia stabile fa vivere meglio, riduce lo stress, consente nuove sfide e persino perché allunga la vita. Ci sono periodi in cui si sente che la vita si è assestata, e che l'innamoramento e la vita di coppia possono essere un completamento che fa vivere ancora meglio.
Ecco dunque ciò che probabilmente fanno (o pensano di potere impunemente fare) "quelli che sì" e "quelli che no": non per avviarvi alla strategia migliore (ci mancherebbe! sapete già benissimo come cavarvela), ma per mettervi in grado di riconoscere tutti i possibili segnali della precisa strada che vuole prendere l'altro!
Come NON innamorarsi
Come innamorarsi
- Se il primo bacio o, peggio, la prima chiacchierata funzionano, bisogna passare al sodo il prima possibile, evitando implicazioni sentimentali.
- Mai due volte di seguito con la stessa persona, e sicuramente mai tre nell’arco di un mese. Ridurre al minimo le coccole pre e post amplesso per ridurre la produzione di ossitocina, ormone che favorisce il legame. Lasciare passare tempo fra gli incontri, inframmezzandoli con quelli con altri partner.
- Evitare di guardare l’altra persona negli occhi: il naso è un ottimo sostituto. Evitare di condividere informazioni personali: il legame inizia con l’empatia.
- Frequentarsi in compagnia e isolarsi solo per il tempo necessario alle effusioni, niente amicizia su Facebook.
- Se l’altro vuole approfondire la conoscenza, menzionare figli e matrimonio: può favorirne la fuga.
- Cercare una persona libera, che non abbia bisogno di essere costantemente al centro dell’attenzione o rassicurata, e che risponda alla propria “mappa amorosa” (aspetto fisico, "cervello", mondo ideale, interessi).
- Guardare l’altro negli occhi, sorridendo (accende aree del cervello associate a benessere e intimità): se le pupille si dilatano, si è ricambiati.
- Imitare il linguaggio corporeo dell’altro: posizione del corpo, tono di voce, velocità della parlata; questo "rispecchiamento" aumenta la sensazione di vicinanza.
- Parlare di dettagli personali e ascoltare l’altro almeno mezz’ora, poi tacere e guardarsi negli occhi per 4 minuti: alcuni psicologi, sono "i 34 minuti decisivi".
- Fare l’amore con la stessa persona più spesso possibile: l’ossitocina prodotta aiuta a stringere il legame.