Quante volte ci siamo lasciati tentare da un sorriso non proprio spontaneo? Richard Wiseman, psicologo dell'Università dell'Hertfordshire (Gran Bretagna) ha ideato un test che misura le doti empatiche di ciascuno a partire dalla capacità di giudicare i sorrisi altrui.
naturali o forzati. In presenza di un fotografo, Wiseman ha chiesto ad alcune persone di immaginare di incontrare una persona sgradita, e di abozzare il loro migliore finto sorriso. In un secondo momento, le stesse persone sono state fotografate mentre sorridevano spontaneamente durante una conversazione con un amico.
Dimmi che lavoro fai... Quanto è difficile individuare la finta espressione? «Molto, se vi manca l'empatia» dice Wiseman, che ha voluto testare le capacità empatiche di un vasto numero di ignari volontari, anche in base alla loro professione.
Le foto sono mostrate durante un ricevimento all'interno dello Science Museum di Londra. L'evento, chiamato "Scientists Meet the Media party", riuniva 150 tra i più influenti scienziati e giornalisti scientifici britannici.
Detective del sorriso. Chi si è dimostrato più bravo nel cogliere i falsi sorrisi? Gli scienziati sociali (80% delle risposte giuste), seguiti a ruota dai giornalisti (73%) e dai biologi (66%). I partecipanti al party hanno totalizzato una media di risposte giuste del 66%, più alta della norma (60%). Gli under 40 fanno meglio dei più anziani colleghi.
Chi ha indovinato? Adesso vorreste forse sapere quale di questi due sorrisi è falso. La risposta è... quello di destra: «In un sorriso genuino si contraggono più muscoli facciali» spiega Wiseman, «lo si vede nelle rughe intorno agli occhi del soggetto». La faccia più rugosa e felice è quella di sinistra.








