Basta dare un'occhiata ai candidati durante le elezioni ed è possibile predire da chi sarà composto il 70 per cento del Senato o del Parlamento. Chi potrebbe fare questo tipo di previsione non è un sensitivo ma una psicologa della Brandeis University. Il fatto che giudichiamo una persona basandoci sulla prima impressione molti studi lo dimostrano, ma Leslie Zebrowitz sta cercando di capire quali sono i tratti somatici che ispirano maggiormente fiducia quando ci troviamo a dover scegliere un leader o un politico. Secondo un suo studio - pubblicato su Science - nei due terzi delle volte i politici con la faccia “competente” predominano nelle elezioni. «Anche se è molto difficile dire che cosa sia esattamente la "competenza" - afferma Zebrowitz - ci sono alcune caratteristiche che ricorrono come la forza fisica, il predomino sociale e la scaltrezza intellettuale e le persone con la faccia da bambino sono percepite come mancanti di queste caratteristiche».
Faccia da competenza. In termini evolutivi, la tendenza a giudicare le persone al primo sguardo deriva probabilmente dalla necessità di capire subito l'età e lo stato di salute di chi abbiamo di fronte. Ma questa innata predisposizione talvolta ci inganna e ci porta a pensare che gli adulti con la faccia da bambino abbiano anche le stesse caratteristiche dei bambini, che siano cioè ingenui, deboli e sottomessi.
Tutti aspetti smentiti da alcuni studi che mostrano invece che le persone dalla faccia “pulita” sono spesso più intelligenti, educate e decise di quelle con la faccia adulta. «I dati che abbiamo suggeriscono che non necessariamente eleggiamo i politici migliori le persone che sono realmente più competenti ma quelle che lo sembrano» afferma Zebrowitz.
Che faccia ha la politica?
Occhi grandi, viso rotondo, se un politico ci ricorda un bambino non ci fidiamo delle sue capacità e tendiamo a non votarlo. Almeno secondo uno studio condotto da una psicologa e il suo team alla Brandeis University.
